12. La gestione circolare degli imballaggi di Esselunga

L’azienda ha avviato presso i propri Ce.Di. una raccolta centralizzata degli imballaggi secondari in carta e plastica, delle bottiglie in PET post consumo e del polistirolo usato per le cassette del pesce da convogliare al riuso e/o al riciclo

Dall’analisi effettuata con Circol-UP, il tool di GS1 Italy che misura le performance di circolarità delle aziende del largo consumo, è emerso che il settore retail raggiunge risultati particolarmente rilevanti in termini di avvio a recupero dei rifiuti prodotti, con percentuali che sfiorano il 90%. Ne è un esempio Esselunga, che ha studiato soluzioni alternative più sostenibili per ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi primari e secondari.

In pratica, ha approcciato la fase della gestione dei rifiuti generati nei punti vendita in un’ottica circolare: i Ce.Di. di Biandrate (NO), Pioltello (MI) e Sesto Fiorentino (FI) sono diventati anche punti di raccolta per il recupero dei rifiuti di imballaggi secondari in carta e in plastica e il 100% dei materiali raccolti sono avviati a recupero e/o riciclo. Per il trasporto degli imballaggi è stato adottato un sistema di reverse logistic, ovvero vengono caricati dai mezzi che effettuano le consegne dai Ce.Di. ai punti vendita che rientrando li portano nei centri di raccolta.

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Inoltre, dal 2019, il Ce.Di. di Pioltello riceve anche le bottiglie in PET (polietilene tereftalato), che i clienti portano nei 50 eco-compattatori installati in alcuni store Esselunga e che sono avviate alla trasformazione in r-PET idoneo a food contact. Anch’esse vengono trasportate dai mezzi di rientro al Ce.Di.

Nel 2021 sono state raccolte 4 milioni di bottiglie in PET, corrispondenti a una riduzione di 93 tonnellate (t) di rifiuti, e nei primi 6 mesi del 2022 3.462.625 bottiglie pari a 86,57 t di PET.

Un’ulteriore pratica circolare è stata portata avanti nel centro di lavorazione ittica di Biandrate, dove gli imballaggi in EPS (polistirolo espanso) provenienti dall’attività di lavorazione del pesce vengono trasformati direttamente nel sito in materia prima seconda. Nel 2021 nell’impianto autorizzato al trattamento di questo materiale sono state prodotte 700 t di materiali da riciclo.

Grazie all’attuazione di queste buone pratiche, Esselunga ha incrementato l’efficienza della raccolta attraverso una gestione centralizzata, con vantaggi anche per i singoli punti vendita che hanno potuto ridurre gli spazi per lo stoccaggio degli imballaggi secondari nei magazzini.

«In questi ultimi anni – conclude Marina Caprotti, presidente di Esselunga – abbiamo formalizzato e cristallizzato la nostra responsabilità verso lo sviluppo sostenibile coinvolgendo ogni singola direzione aziendale nell’approvazione di una strategia di sostenibilità challenging ma con target concretamente raggiungibili in ogni ambito di attività, in un percorso di continuo miglioramento delle nostre pratiche ambientali, sociali e di governance».

A cura di Jessika Pini