10. Procter & Gamble Italia, campagna di comunicazione LCA-based

Partendo dall’analisi dei dati oggettivi dell’impatto ambientale dei detersivi da bucato, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione dei consumatori per ridurre l’impatto ambientale della fase di utilizzo dei prodotti

Arrivati alla fase di utilizzo e consumo del prodotto, emerge, una buona propensione da parte delle aziende dell’home& personal care nel fornire al consumatore tutte le indicazioni necessarie e utili a un uso razionale e senza sprechi del prodotto stesso e a una corretta gestione del fine vita degli imballaggi: lo rileva la ricerca Stato dell’arte dell’economia circolare nelle aziende del largo consumo, realizzata da GS1 Italy utilizzando il tool Circol-UP, in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. In questo dialogo tra aziende e consumatori, l’etichetta è il primo canale di comunicazione, a cui si aggiungono i social media, i media tradizionali, in particolare la TV, gli influencer e i testimonial attraverso i quali promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione B2C.

ProcterGamble_Articolo.png Procter & Gamble, partendo da un approccio basato sull’LCA (Life cycle assessment) al fine di calcolare in maniera analitica e sistematica l’impronta ambientale dei prodotti, ha rilevato che in Europa, per la categoria detersivi da bucato, il 60% delle emissioni di gas serra durante la vita del prodotto provengono dalla fase d’uso delle lavatrici, in particolare dal riscaldamento dell’acqua.

Ha quindi lanciato la linea di detersivi Dash Power formulata per offrire alte performance di lavaggio anche a basse temperature. Per informare i consumatori ha indicato sul packaging sia il dosaggio consigliato in base al carico del bucato sia le temperature ottimali. Contemporaneamente, in Italia l’azienda ha promosso una campagna di comunicazione con spot tv, sui social e sul web e ha distribuito materiali dedicati in store.

Le iniziative legate alla nuova linea Dash Power si inseriscono in un quadro più ampio di obiettivi del gruppo legati alla sostenibilità: «Sul fronte della sostenibilità ambientale – spiega Paolo Grue, presidente e amministratore delegato di Procter & Gamble Italia – il nostro impegno è costante. A settembre 2021 P&G, nel confermare gli obiettivi di medio termine al 2030, ha annunciato a livello mondiale “Net Zero 2040”, il Piano di transizione climatica con cui intendiamo raggiungere zero emissioni nette di gas serra, dall’approvvigionamento delle materie prime all’arrivo dei prodotti nei punti vendita, entro il 2040. Sappiamo che il futuro dell’umanità è strettamente connesso al futuro del pianeta. Pertanto, oltre all’impegno diretto di riduzione dell’impronta ambientale, crediamo che le aziende abbiano una responsabilità sociale e debbano adoperarsi per ispirare un cambiamento positivo nelle persone, a partire dalle nuove generazioni».

Spesso, però, i consumatori non sono consapevoli dell’impatto ambientale delle proprie azioni, come in questo caso non lo erano delle emissioni di CO2 prodotte dall’uso della lavatrice a temperature elevate, quindi è importante approcciarli con comunicazioni basate su dati oggettivi, fondati su basi scientifiche solide avvalendosi del supporto di organismi terzi come università o enti di ricerca.

A cura di Jessika Pini

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