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La collaborazione come missione, per creare valore, efficienza e innovazione in tutta la filiera

La sintesi del dialogo tra Francesco Del Porto e Maniele Tasca*, rispettivamente presidente e vice presidente di GS1 Italy, sul palco de Linkontro NielsenIQ 2024

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GS1 Italy è molto più del codice a barre per cui è maggiormente conosciuta: l'associazione che riunisce oltre 40 mila imprese del largo consumo e non solo, è una realtà che da sempre ha nella sua missione l’innovazione e la collaborazione.

GS1 non è da considerarsi una terza parte, in quanto è composta ed è guidata dalle nostre aziende: GS1 va quindi considerata un vero è proprio asset al servizio delle nostre imprese della community.

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Siamo qui a testimonianza che GS1 siamo noi, persone e imprese che negli organismi supportano le decisioni e garantiscono che queste decisioni vadano nella direzione corretta di quello che serve effettivamente alle imprese.

Il suo obiettivo è fare efficienza lungo la filiera e lo fa a livello globale, coordinato con tutte le 116 organizzazioni GS1 del mondo mondiali, garantendo così che i suoi standard siano globali.

Lo scenario

Le imprese che quasi mezzo secolo fa furono promotrici e protagoniste del cambiamento epocale portato dall’introduzione del codice a barre, sono le stesse aziende che oggi più di ieri vogliono innescare una nuova fase di cambiamento, per eliminare le inefficienze, per sostenere gli investimenti e per fare in modo che il nostro sistema e le nostre imprese possano progredire e crescere. Ovviamente senza dimenticare la centralità delle persone a cui noi tutti quanti insieme rivolgiamo i nostri prodotti e i nostri servizi.

Certo viviamo un tempo complesso: il contesto in cui operiamo è caratterizzato da instabilità geopolitica, da volatilità dei costi delle materie prime e dell’energia, da debolezza della domanda.

Con il board di GS1 Italy abbiamo fatto la radiografia alla nostra filiera dove emergono altri elementi del contesto: l’eccesso di offerta, una frammentazione importante delle aziende, costi logistici strutturalmente superiori rispetto alla media europea.

Questi non devono essere dei buoni motivi per distoglierci dall'obiettivo che abbiamo. Anzi ci devono dare ancora un maggiore senso di urgenza rispetto alla necessità di attivarci anziché posticipare ulteriormente certi cambiamenti.

Le aree di lavoro

Di fronte a questo scenario ci siamo trovati tutti quanti molto d'accordo intorno a due principi:

  1. L'innovazione dei processi che rappresentano l'infrastruttura del nostro sistema non è più rinviabile.
  2. Dobbiamo affrontare questa sfida cercando delle risposte di sistema, cioè quelle risposte che devono trovare in una collaborazione di filiera più spinta la chiave per poter essere veramente efficaci.

Abbiamo quindi individuato tre aree di lavoro per il prossimo triennio:

  • La digitalizzazione.
  • L’efficienza della supply chain.
  • La sostenibilità.

Tutte aree strategiche in cui è molto ampia la sfera di strumenti e di soluzioni disponibili in ambito GS1 per poter passare ad una fase di nuova implementazione di questa innovazione.

➔    Guarda il video “Risolvere lo strabismo di sistema

Se parliamo di digitalizzazione, abbiamo individuato i percorsi necessari:

  1. L’allineamento delle anagrafiche di prodotto. Oggi ci sono regole standard che garantiscono scambi di qualità, l’automazione degli scambi e l'eliminazione di errori e disallineamenti. Parliamo del GS1 GDSN e di Allineo, che buona parte di noi già conosciamo e che sono destinati ad essere lo standard della nostra filiera.
  2. Lo scambio elettronico dei documenti commerciali come ordine, avviso di spedizione, bolla di consegna e fattura. Gli standard e i protocolli EDI garantiscono ormai in tutto il mondo qualità, di eliminare il cartaceo e le email servono ad automatizzare questo scambio e a includere nel ciclo delle informazioni anche le terze parti come gli operatori logistici.
  3. Se poi pensiamo alla sostenibilità abbiamo l'opportunità di rendere più semplice l'acquisizione delle informazioni che sono fondamentali per rendicontare l'impatto ambientale delle nostre aziende e delle nostre filiere. Nell'approccio di questa rendicontazione è necessario conoscere le informazioni non relative al nostro impatto bensì anche di quello dei nostri fornitori. E il servizio Ecogentra che GS1 Italy Servizi sta per lanciare si propone proprio di raccogliere e rendere disponibili lungo le filiere le informazioni dei fornitori ai clienti. Abbiamo bisogno di rendicontare per sapere dove intervenire per ridurre il nostro impatto e per identificare gli obiettivi che ci possiamo dare; e senza l'allargamento a tutta la filiera di questa rendicontazione non saremo in grado di farlo.

Tante nostre aziende in questi ultimi anni hanno affrontato la transizione digitale e hanno operato una revisione e la digitalizzazione dei processi in una logica di efficientamento. Quello che oggi ci vede molto molto indietro è la digitalizzazione lungo la filiera della comunicazione tra le imprese e su questo tema che noi dobbiamo chiudere un gap rispetto agli strumenti che sono già disponibili e rispetto anche a quello che succede in altri paesi dove quello che noi chiamiamo innovazione è in realtà la normalità.

Una linea di intervento riguarda la conoscenza degli standard GS1 e dei benefici che questi determinano: sono poco noti tra le persone di contatto delle nostre organizzazioni che sono anche poco coinvolte nel promuoverli. Perché quando parliamo di standard parliamo di processi che spesso sono trasversali nell'organizzazione a varie funzioni e per essere innovativi richiedono una diffusione dell'innovazione in tutta l'organizzazione.

Un passo avanti verso il futuro della filiera

Quello che ci serve è un cambio di passo. Per descrivere i nostri rapporti di filiera non si può parlare più semplicemente di scambio di merci: ormai il livello di coinvolgimento delle nostre funzioni, dal marketing alla supply chain dalle vendite all'information technology nel contesto delle nostre relazioni deve essere veramente continuo e deve avere un certo tipo di ampiezza.

D'altra parte per vincere questa partita dell’innovazione e dell’efficienza, dobbiamo riuscire a condividere informazioni in una modalità moderna, con un flusso continuo e con uno scambio di dati che ci consenta di gestire processi che sono complessi e onerosi rendendoli più semplici e soprattutto più efficienti; e la digitalizzazione è veramente la chiave per ottenere questo tipo di risultato.

Quello che stiamo dicendo è di concretizzare lo spirito collaborativo che caratterizza la nostra business community e di utilizzare piattaforme standard di condivisione di dati: così si ottengono quei benefici di riduzione costi ed errori non soltanto a livello di singole imprese ma anzi si generano le esternalità di rete che si moltiplicano al crescere della numerosità degli attori che partecipano e usano lo standard.

La tecnologia per sé non è sufficiente. Ci serve un cambio di attitudini e di mindset. Solo lavorando insieme con questa chiara priorità potremmo riuscire a trasformare il nostro modello relazionale da un modello più convenzionale e tendenzialmente transazionale ad un modello che sia più virtuoso e più più capace di generare efficienze, che renderanno l'intera filiera più competitiva e quindi potranno garantire maggiormente la prosperità, il benessere, il progresso del nostro sistema.

Per avere l'opportunità reale di portare a scala tutti i benefici di questi standard bisogna evitare di immaginare che riguarda solo alcune imprese, grandi imprese, e ragionare di ponderata. Quando si parla di processi e di standard bisogna avere in testa che la numerica è chiave e il coinvolgimento deve essere di tutte le imprese.

Ecco perché è stato molto importante che GS1 Italy abbia costituito un'organizzazione che si chiama GS1 Italy Servizi, che ha la capacità di seguire l'implementazione a fianco alle imprese. Ecco perché i servizi sono pensati da GS1 Italy in modo che siano adattabili alle varie tipologie di imprese.

Ma ecco perché soprattutto siamo tutti ingaggiati, Industria e Distribuzione, aziende grandi e aziende meno grandi, perché la massa critica è quello che conta.

Senza la digitalizzazione della filiera rischiamo anche di perdere le opportunità che stanno dentro il progresso tecnologico. L’intelligenza artificiale e i modelli predittivi sono molto promettenti ma sono basati fondamentalmente su dati in grande quantità e soprattutto su dati di qualità: senza dati non funzionano o funzionano male.

Le imprese di Industria e Distribuzione rappresentante nel board di GS1 Italy, ai loro massimi livelli, compresi quelli delle associazioni delle rispettive associazioni di categoria, si sono impegnate rispetto agli obiettivi del piano strategico, convinte della necessità di dare un'accelerazione all'efficienza. Verifichiamo quindi che queste opportunità abbiano effettivamente una posizione nell'agenda delle nostre rispettive aziende e affidiamoci a GS1 Italy per comprendere meglio come utilizzare gli strumenti che sono già disponibili.

È tempo di abbandonare i vecchi schemi e muovere verso un modello relazionale più evoluto: soltanto insieme possiamo effettivamente riuscire a costruire un futuro più efficiente, più trasparente, più customer centrico e questa è un'occasione che noi non possiamo perdere.


*Questa è una sintesi dell'intervento che Francesco Del Porto, presidente di GS1 Italy, e​ Maniele Tasca, vice presidente di GS1 Italy, hanno tenuto il 19 maggio 2024 in occasione de Linkontro NielsenIQ e che è possibile rivedere sul canale YouTube de Linkontro

A cura di Laura Perrone