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Interno 1: la parola agli architetti

Uno spazio in armonica coesistenza tra innovazione e accoglienza

Interno 1 sfugge alle maglie delle consuete destinazioni d'uso perché è al tempo stesso uno spazio di lavoro, uno spazio di accoglienza, uno spazio domestico, uno spazio per la ricerca, uno spazio per la formazione, uno spazio di incontro e comunicazione. E ancora altro.

Il progetto non è stato quindi mettere in forma un brief consolidato, ma la ricerca è iniziata dal primo momento con obiettivi di innovazione e sperimentazione. Abbiamo lavorato in parallelo al Team di GS1 Italy per mettere a fuoco un luogo “nuovo”, facendo attenzione a stare sempre in equilibrio tra tutti gli ingredienti in modo che non ci fossero prevaricazioni o sofferenze tra i diversi profili che questo luogo vuole evocare. Il programma di Interno 1 è rappresentare un luogo contemporaneo per uno stile di vita in continuo aggiornamento.

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Da subito la questione vincente dell’allestimento ci è parsa quella di associare modalità di fruizione delle tecnologie d'avanguardia, immersive e scenografiche con ambienti accoglienti ricercando caratteristiche di abitabilità tipiche dei luoghi domestici. La scelta dei materiali è stata fondamentale per realizzare una scenografia intrigante sul piano sensoriale in un clima di generale comfort.

È stato necessario anche fare i conti con lo spazio a disposizione. Il vincolo di un unico grande spazio è stato trasformato in risorsa grazie al tema della reale e agile flessibilità offerta da divisori tessili. 

L'allestimento coniuga felicemente due aspetti fondamentali: l'innovazione dei contenuti e l'accoglienza delle relazioni e delle persone. 

Alessandra Raso e Matteo Raso, architetti Cliostraat