03. Ferrero, il progetto di riuso del barattolo della Nutella
Il business model per il riutilizzo industriale dell’iconico vasetto da parte dell’azienda
Nell’economia circolare la fase di design assume un’importanza strategica. Sembrano averlo ben chiaro la maggior parte delle aziende del food & beverage e dell’home & personal care, infatti, secondo la ricerca “Stato dell’arte dell’economia circolare nel largo consumo italiano”, condotta da GS1 Italy in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, tra le fasi della circolarità (approvvigionamento, design, produzione, distribuzione, utilizzo post vendita, gestione rifiuti) il design è quella in cui vengono registrate le performance migliori.
Tra le aziende del food & beverage misurate con Circol-UP, un esempio arriva da Ferrero, in particolare per il suo iconico barattolo della Nutella. Concepito fin dagli anni Sessanta del secolo scorso per poter essere riutilizzato in vari modi da parte del consumatore, una volta terminato il prodotto (portapenne, salvadanaio, ecc.), è oggi protagonista del progetto pilota Nutella Loop che ha l’obiettivo di svilupparne un riuso a livello industriale da parte della Ferrero stessa.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Loop (piattaforma specializzata nel riutilizzo) e con Carrefour. Ferrero ha progettato appositamente un nuovo barattolo durevole, riciclabile, realizzato con il 30% di materiale riciclato, con l’etichetta posizionata solo sul retro e facilmente rimovibile durante il lavaggio. Una volta terminato il prodotto, il consumatore potrà restituire il vuoto nei 21 punti vendita Carrefour coinvolti nella fase di test, che durerà fino alla fine del 2023, e Loop si occuperà della raccolta, smistamento e pulizia dei vasetti che verranno riportati in Ferrero per essere nuovamente riempiti e reimmessi in vendita.
Lo sviluppo da parte di Ferrero di un business model fondato sul riuso del barattolo in vetro della Nutella sia da parte dei consumatori che a livello industriale risponde alle linee guida proposte dall’Unione europea, che individuano nel riciclo la soluzione da preferire per ridurre i volumi dei rifiuti da imballaggi. Va inoltre incontro alla crescente attenzione dei consumatori verso la sostenibilità e la riciclabilità dei packaging e verso i brand che si fanno promotori di buone pratiche. Allo stesso tempo, grazie alle azioni di comunicazione del progetto messe in atto dall’azienda, contribuisce ad aumentare la consapevolezza dei consumatori sull’importanza del riutilizzo in un’ottica di economia circolare e di un uso più sostenibile delle risorse.
Questo business model del packaging ha implicato però anche una revisione dei processi: la necessità di coinvolgere un soggetto terzo (Loop) ha comportato l’adozione da parte di questo degli standard di qualità di Ferrero (che deve poter ricevere vasetti integri e idonei al riuso) e si è dovuto pensare a una logistica dedicata.
«Nel 2019, ci siamo impegnati a rendere tutti i nostri imballaggi riutilizzabili, riciclabili o compostabili entro il 2025 e sono orgoglioso di vedere che abbiamo già fatto alcuni progressi significativi nel nostro viaggio», afferma Fabio Mora, global packaging director di Ferrero.
La case history di Ferrero mostra che realizzare un modello economico basato sulla circolarità richiede un approccio “out of box” capace di rompere gli schemi operativi standard per lasciare spazio a un nuovo modo di concepire i prodotti e di organizzare il business.
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