02. L’analisi per canali di vendita e categorie merceologiche

A livello di canale di vendita le tendenze di sell-out condizionate da un effetto inflattivo per il 2022 sostanzialmente allineato tra le diverse tipologie distributive mostrano la continua minore dinamicità dell’ipermercato e un comportamento omogeneo tra i format di supermercato.

Figura5_ReportOSA_23.jpgFigura 5 - Variazione percentuale delle vendite in valore su anno precedente, in ipermercati e supermercatiFonte: Circana Liquid Data® e Infoscan Census®. Ipermercati + supermercati. Totale largo consumo confezionato

Osservando l’indicatore di disponibilità di prodotto a scaffale, la lettura per canali evidenzia come nel 2022 tutti i canali hanno visto incrementare la percentuale  di out-of-stock tra 0,2 (ipermercati e supermercati di vicinato) e 0,3 punti (supermercati grandi), pur rimanendo sotto la soglia del 4%.

Figura6_ReportOSA_23.jpg.png Figura 6 - Percentuale di out-of-stockFonte: % Out-of-stock “Barometro GS1 Italy – Circana”. Dati giornalieri di ipermercati e supermercati. Totale largo consumo confezionato

ReportOSA23_Retailer.png  In particolare per gli ipermercati questo risultato – che si pone ben al di sotto della media degli anni precedenti la pandemia (tra il 2016 e il 2019 il KPI medio era 4,4%) - mostra come la tendenza al controllo dello stock e al mantenimento di alti tassi di on-shelf-availability sulle superfici più grandi sia stato oggetto di attenzione positiva e di risultati concreti.

Nei supermercati grandi/integrati e di prossimità al contrario l’indicatore sembra aver raggiunto un livello fisiologico dove le variazioni di decimi di punto registrate nel 2022 sono state più effetto di fattori esogeni che di efficienze di filiera non raggiunte.

Se osserviamo infatti le curve dell’out-of-stock per mese nel 2022 e le confrontiamo con quelle nel 2021 (Figura 7), è evidente come l’andamento sui diversi canali abbia mantenuto un profilo di sostanziale allineamento fino al mese di maggio, quando gli effetti dei rincari e della scarsità di materie prime hanno cominciato a manifestarsi nell’ultimo tratto della filiera.

Figura7_ReportOSA_23.pngFigura 7 - Percentuale di out-of-stock in ipermercati e supermercatiFonte: “Barometro GS1 Italy – Circana”. Dati giornalieri di ipermercati e supermercati. Totale largo consumo confezionato

Nel 2022 tutti i reparti del largo consumo hanno evidenziato la medesima dinamica con un incremento del tasso di out-of-stock rispetto all’anno precedente. In particolare gli effetti di una stagione estiva molto calda e senza precipitazioni hanno condizionato il livello di servizio delle categorie delle bevande, in particolare acqua minerale e bevande gassate per le quali si sono registrati incrementi medi tra giugno e settembre rispettivamente di 3,4 e 1,3 punti.

Figura8_ReportOSA_23.pngFigura 8 - Percentuale di out-of-stockFonte: “Barometro GS1 Italy – Circana”. Dati giornalieri di ipermercati e supermercati. Totale largo consumo confezionato - reparti

Gli altri reparti hanno peggiorato marginalmente la loro performance di on-shelf.-availability di un intervallo compreso tra i +0,2 e +0,3 punti; cura casa e drogheria alimentare i due comparti più stabili, e con il cura persona quelli con i tassi di out-of-stock più contenuti, rispettivamente 3,0%, 3,3% e 2,2%.

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