economia

+0,1%

In Settembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC*), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente e una ripresa dello 0,1% nei confronti di Settembre 2015 (Fig.1). I

Dopo sette mesi consecutivi di diminuzioni tendenziali, i prezzi al consumo tornano a crescere seppur di poco. Questa inversione di tendenza è dovuta principalmente al marcato ridimensionamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici sia non regolamentati (-2,7%, da -7,0% di agosto) sia regolamentati (-3,8%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente)

L’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,1%.

I maggiori contributi all’inflazione di Settembre si devono ai prezzi relativi ai Servizi ricettivi e di ristorazione (per 0,088 punti percentuali), alle Bevande alcoliche e tabacchi (0,064 punti percentuali) e Abbigliamento e calzature (0,031 punti percentuali); si mantiene negativo il contributo dei prezzi relativi a Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,126), Comunicazioni (-.0,029 punti percentuali) e Trasporti ( -0,021 punti percentuali).

La tendenza dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto è pari a +0,2% nei confronti di Settembre 2015 e pari a +0,1% rispetto al mese precedente.

L’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del Largo Consumo (Beni alimentari, Cura casa e Cura persona) ha un andamento tendenziale  pari a zero mentre a livello  congiunturale segna un +0,1%.

*A partire da gennaio 2016 la base di riferimento per l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) è il 2015.