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La collaborazione al servizio della tracciabilità

Le nuove linee guida per la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti ittici e delle carni suine, ovino-caprine e di volatili che GS1 Italy ha rilasciato recentemente (di cui vi abbiamo già parlato negli articoli Per il pesce è l’ora della tracciabilità e Mai più dubbi su come etichettare le carni) sono nate dall’attività di due gruppi di lavoro coordinati da GS1 Italy, dove i rappresentanti delle aziende del settore hanno lavorato insieme ed elaborare una soluzione condivisa per rispondere all’esigenza di tracciabilità e di etichettatura delle filiere implicate.

Sono infatti molti i requisiti legali espressi dai recenti regolamenti internazionali in tema di tracciabilità e di etichettatura per fornire al consumatore finale le corrette informazioni sui prodotti che sta acquistando.

E i due gruppi di lavoro hanno identificato nel sistema di standard GS1 la soluzione che permette di rispondervi in maniera efficace. Hanno quindi elaborato delle linee guida per supportare tutte le organizzazioni che operano nelle filiere dei prodotti ittici e delle carni suine, ovino-caprine e di volatili: le aziende di produzione e di trasformazione, le imprese di distribuzione, i fornitori di servizi e tutti gli operatori coinvolti.

Qual è il valore di partecipare al gruppo di lavoro?

«Abbiamo molto apprezzato la possibilità di apportare alla discussione il contributo dell’industria di trasformazione, importante anello della filiera ittica attraverso cui le informazioni di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti della pesca, oggetto di scambi commerciali sempre più “globalizzati”, vengono trasferite dalla produzione primaria alla distribuzione al dettaglio e all’ingrosso» ha dichiarato Massimiliano Moretti, Responsabile Assicurazione Qualità di Mobilpesca Surgelati. «All’interno del gruppo di lavoro si è pertanto evidenziata la necessità di adottare standard di comunicazione dei dati ampiamente condivisi a livello internazionale, nonché di agevole implementazione anche per le piccole e medie aziende, che costituiscono la gran parte del comparto ittico del nostro paese».

«Di fronte all'esigenza comune a produttori e distributori di ottemperare agli ultimi requisiti normativi, è stato importante definire e condividere con i vari attori coinvolti nel processo uno standard univoco di gestione della tracciabilità» hanno confermato i rappresentanti di Carrefour, Maria Giuliana Furfaro (Sistemi Infomativi - Area Logistica), Luca Fortuna, (Logistica - Qualità&Metodi), Umberto Martino (Logistica - Qualità&Metodi) e Sergio Facchini (Assicurazione Qualità - Area Logistica).

Dello stesso avviso è anche Monica Ramaschi, Responsabile R&D del Gruppo Agroalimentare Ferrarini Vismara: «È stato importante costituire un tavolo di lavoro condiviso tra Industria e Distribuzione per confrontarsi ed individuare una soluzione comune che permetta alla filiera di rispondere con efficienza ai requisiti normativi».

Infatti, «Il gruppo di lavoro ha permesso di confrontarsi con il mondo della produzione e i colleghi della GD e di comparare le diverse esperienze al fine di trovare una soluzione condivisa» hanno aggiunto  i colleghi di Conad, Rosanna Casciano (Qualità e Sviluppo) e Alessandra Lo Grasso (Supply Chain - Logistica Magazzini e Pianificazione).

«Abbiamo partecipato in maniera convinta al gruppo di lavoro» ha detto Lorenzo Didonè, Direttore ICT di Veronesi Holding - Gruppo Veronesi. «Definire insieme le regole per lo scambio digitale delle informazioni tra Industria e Distribuzione è basilare per ridurre costi e tempi».