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Il passaparola all’epoca dello smartphone: nel punto vendita

Una ricerca Gfk rivela come gli shopper utilizzano lo smartphone quando sono nei punti vendita. E scopre che...

Che il passaparola sia uno dei più potenti sistemi di persuasione all’acquisto di un prodotto è cosa nota. Altrettanto è risaputo che attraverso internet e i social il passaparola sia approdato all’online. Ma ora i consumatori hanno imparato a usarlo anche quando si trovano nel punto vendita fisico e attraverso lo smartphone le barriere tra fisico e online stanno confondendosi sempre più. E lo stesso vale per altre attività legate al processo d’acquisto.

Chi compra online ha infatti accesso istantaneamente al confronto dei prezzi nel momento in cui decide l’acquisto di un prodotto. Lo stesso comportamento cominciano ad averlo anche gli acquirenti nei negozi fisici. Grazie allo smartphone. È il risultato di una ricerca condotta di Gfk in 23 Paesi chiedendo a più di 25 mila possessori di smartphone che tipo di attività svolgono con i loro devices quando si trovano in un punto vendita. Ebbene, il 40% degli intervistati confronta i prezzi o chiede consiglio a un amico o a un familiare e il 36% scatta una foto del prodotto che vorrebbero acquistare.

Fig 1 - Che cosa fanno gli acquirenti con lo smartphone nel punto vendita

Fig 1 GfK-Infographic-Mobile-in-Retail-Total.jpg

Fonte: Gfk, 2015

 

Sono più gli uomini (42%) delle donne (37%) i più propensi a confrontare i prezzi, mentre per quanto riguarda le fasce d’età, la metà dei clienti tra i 20-29 anni lo fa regolarmente (49%), seguiti dai 15-19enni e dai 30-39enni (45%).

«È un dato che i retailer “fisici” dovrebbero considerare con molta attenzione - commenta Adrian Hobbes, direttore di Online Pricing Intelligence di Gfk - perché avere un controllo in tempo reale sui prezzi dei concorrenti online per reagire prontamente è un fattore chiave di successo per i punti vendita». Guardando ai singoli Paesi emergono però differenze sostanziali. Tra i più attivi a usare lo smartphone per confrontare i prezzi sono gli shopper coreani, cinesi e turchi, mentre i sudaficani, gli ucraini e gli indiani sono i meno attivi. Sono il 39% gli italiani che confrontano i prezzi con lo smartphone quando sono in un punto vendita, senza grandi differenze tra uomini e donne.

Fig. 2 - Il confronto dei prezzi con lo smartphone all’interno del punto vendita

Fig. 2- GfK-Infographic-Mobile-Compare-Prices-Countries.jpg

Fonte: Gfk, 2015

Globalmente, uomini e donne utilizzano nella stessa percentuale (40% gli uomini, 39% le donne) lo smartphone per contattare un familiare o un amico per avere un consiglio, mentre i giovani adulti (20-29enni) fanno questa attività nel 48% dei casi, un po’ di più della fascia d’età più giovane (47%) più consistentemente dei 30-39enni (40%). È l’evoluzione del passaparola che però avviene nel momento di prendere la decisione d’acquisto quando si è nel negozio.

La terza attività in ordine d’importanza è scattare delle foto dei prodotti che si intendono acquistare: più di un terzo degli uomini e delle donne (36%) prende regolarmente le foto dei prodotti durante lo shopping, attività più diffusa tra i teens e i giovani adulti (44% e 43% rispettivamente) che tra i 30-39enni (39%).

a cura di Fabrizio Gomarasca