Un'Italia digitale è possibile?
Sono stati presentati i risultati della Ricerca 2013 dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, che da sette anni tiene monitorizzati i temi della fatturazione elettronica, della conservazione integrata e della dematerializzazione dell’intero ciclo dell’ordine in formato elettronico.
In primo luogo è stato ufficializzato che la fatturazione elettronica nella Pubblica Amministrazione diventerà realtà. La notizia è stata confermata da Salvatore Stanziale (ministero dell'Economia e delle Finanze). Il 3 aprile la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto ministeriale n. 55 che rende a tutti gli effetti operative le regole tecniche per la gestione dei processi di fattura elettronica verso le amministrazioni statali. Entro 12 mesi ci sarà lo stop al pagamento delle fatture inviate in formato cartaceo per ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza e assistenza sociale.
Questo, secondo Alessandro Perego, Responsabile scientifico dell’Osservatorio, per la Pubblica Amministrazione potrebbe significare un risparmio di 15 mld di euro all’anno in recupero di efficienza e di produttività. Traducibili in un risparmio di 6,5 mld di euro all’anno solo per la Sanità e 100 milioni di ore-persona. Un importante passo avanti verso la digitalizzazione dei processi della “filiera” Italia, che si consolida anche grazie ad un altro importante decreto, il d.p.c.m. 22 febbraio 2013 che rende pienamente operativa la firma elettronica avanzata.
Veramente una grande evoluzione, attesa da tanti anni, e un grande obiettivo per la diffusione della dematerializzazione, se consideriamo che la Pubblica Amministrazione è il “primo cliente” del sistema Italia.
Proviamo a quantificare il peso dell’innovazione digitale
Secondo l’Osservatorio del Politecnico, un aumento del’1,5% l’anno per la produttività delle imprese. Se la Digitalizzazione investisse non solo la Fattura, ma tutti gli scambi informativi del ciclo dell’ordine si arriverebbe addirittura a 60 miliardi di euro di risparmi complessivi nel caso in cui l’adozione fosse estesa a tutte le relazioni tra gli attori economici del Paese, ovvero sia tra le imprese, che tra queste e la PA.
«Se la PA estendesse la dematerializzazione a tutto il ciclo dell’ordine» afferma Mirko Repetto, eCommerce Project Manager di GS1 Italy | Indicod-Ecr «questi benefici assumerebbero valori a dir poco importanti, perché oltre ai benefici monetari vi sono infatti da considerare anche i benefici prettamente più operativi, come per esempio la riconciliazione automatica Fattura/Bolla/Ordine».
Ma possiamo definirci “culturalmente vicini” alla Fatturazione Elettronica?
In realtà in Italia su un traffico di 5 miliardi di documenti sono solo 50 milioni i documenti scambiati con EDI (Electronic Data Interchange, scambio dati in formato elettronico strutturato), di cui 20 milioni di fatture (circa l’8% in più rispetto al 2011). È importante anche evidenziare che le aziende iniziano a gestire in EDI non solo il documento Fattura ma anche altri documenti importanti del classico “ciclo dell’ordine” (es: Ordine e Avvisi di Spedizione).
E se circa 60mila imprese gestiscono almeno un documento del ciclo dell’ordine in formato elettronico solo lo 0,5% delle imprese italiane (il 5% se misurato sulla totalità delle imprese con più di 10 addetti, PMI e Grandi imprese) sfruttano le potenzialità dei processi dematerializzati con relazioni “strutturate”, le sole in realtà che consentirebbero di ridurre in modo concreto il costo del ciclo.
Per maggiori informazioni visita il sito di GS1 Italy | Indicod-Ecr
Scarica qui i materiali del convegno
Forum Nazionale Fatturazione Elettronica
Un’attività molto importante svolta quest’anno dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano è il coordinamento di alcuni tavoli del “Forum Nazionale sulla Fatturazione Elettronica”. GS1 Italy | Indicod-Ecr ne è stata parte attiva e ha così contribuito con la sua esperienza e know-how.
Benché inquadrato in un’iniziativa più ampia - lo European Multi-Stakeholder Forum on e-Invoicing - il forum italiano si concentra sulla situazione nazionale, evidenziando le criticità esistenti e puntando a superarle, cercando di individuare e proporre soluzioni utili a favorire l’adozione della fatturazione elettronica da parte di imprese e lavoratori autonomi.
Il forum, coordinato principalmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate, è composto dalle amministrazioni e dalle associazioni di categoria ritenute le più rappresentative di specifici interessi in tema di fatturazione elettronica ed individuate nel decreto.
Il forum italiano, istituito poco più di un anno fa, ha già ottenuto importanti risultati: ha già infatti contribuito alla norma di recepimento della Direttiva 45/2010 sulla fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva.