06. Abbassare le barriere d'entrata
Come ben noto, Paul Volcker aveva dichiarato che l’unico elemento utile dell'innovazione tecnologica nel settore bancario negli ultimi 30 anni era stato il Bancomat. Ciò che certamente è vero è che alcuni mercati per i prodotti bancari sembrano mancare di contendibilità. Per questo motivo, grandi operatori leader hanno spesso dominato il panorama bancario, fondamentalmente come è successo per il mondo della musica e della pubblicità. Nel settore bancario, la mancanza di contendibilità è tra le ragioni più radicate del problema “too-big-to-fail”.
Allo stesso modo, i tassi di creazione e fallimento nel settore bancario sono inferiori rispetto a quelli delle società finanziarie. Sono più bassi anche di altri settori finanziari. I tassi di fallimento tra le banche statunitensi sono stati in media del 0,2% annuo negli ultimi 70 anni. Per i fondi speculativi, i tassi medi annui di uscita sono stati circa del 7%. Anche i tassi di creazioni sono ugualmente bassi. Sorprendentemente, fino al 2010 nessuna grande banca era stata istituita in Inghilterra per oltre un secolo.
Se il mercato dei prodotti e Internet fungono in qualche modo da guida, un linguaggio finanziario comune potrebbe aiutare ad abbassare le barriere d’entrata al mercato, incrementando i tassi di creazione nel settore bancario. Potrebbero anche iniziare ad assottigliare il problema “too-big-to-fail” attraverso le forze di mercato. Ai margini del settore finanziario, potrebbero già esistere segnali incoraggianti per una tecnologia di rete che ristrutturi alcuni elementi del settore bancario.
Max Levchin non era “troppo grande per fallire”. Prima di fondare la ConfinityInc. nel 1998 (insieme a Peter Thiel), le sue tre precedenti società erano tutte fallite. Il suo nuovo business offriva un metodo di pagamento sicuro tra Palm Pilots. All’inizio del 2000, tuttavia, era chiaro che molte più persone avevano iniziato ad utilizzare i siti (piuttosto che i palmari) per effettuare pagamenti, in particolar modo in siti di aste. Confinity si unì per creare una nuova società: PayPal.
Anche quando il traffico del sito crebbe, il mondo sembrava pronto per il quarto fallimento di fila di Levchin, appena due tra le più grandi banche entrarono nel mercato. Wells Fargo e Ebay co-lanciarono una nuova venture, Billpoint, per i pagamenti via web. Anche Citibank entrò nel mercato con c2it. Ma, incredibilmente, Paypal li sconfisse. La chiave fu una tecnologia superiore per il rilevamento di frodi, sviluppata da Levchin, che utilizzava le informazioni incorporate nel web. eBay comprò PayPal nel 2002 per 1,5 miliardi di dollari e chiuse Billpoint. Oggi, elabora oltre 300 milioni di dollari in pagamenti mondiali ogni giorno.
In grandi zone dell’Africa, un diverso tipo di tecnologia per i pagamenti ha disintermediato le banche: i telefoni cellulari. Nel Marzo 2007, la compagnia di telefonia mobile keniana, Safaricom, lanciò M-Pesa, un servizio per effettuare pagamenti tramite telefonino. Oggi, conta circa 15 milioni di utenti, pari a più del 60% della popolazione adulta del Kenya. Il modello si è diffuso ad altri stati, come il Bangladesh, l’Uganda e la Nigeria. In risposta, le banche esistenti si son viste costrette ad abbassare significativamente i costi dei pagamenti.
E non si tratta solo di pagamenti. Il prestito è la nuova frontiera. Kiva è un’organizzazione di micro-finanza mondiale in via di sviluppo con una sola differenza: ha sede a San Francisco. Il finanziamento “person-to-person” è fornito in modalità remota utilizzando le informazioni sul mutuatario memorizzate nel sito web di Kiva. La valutazione e la tracciabilità del credito sono eseguite dai partner di settore di Kiva. Sono tutti classificati secondo lo stile di eBay, utilizzando le informazioni di default storico e i tassi di morosità. Questo mercato disintermediato ha finora evitato sia “gli scivoloni che le fregature”. Kiva ha un tasso di rimborso pari al 99%.
Si potrebbe impostare questo modello e diffonderlo nelle economie più avanzate. I prestiti commerciali peer-to-peer che utilizzano il web come canale è un business emergente. Per esempio, società inglesi (come Zopa, FundingCircle e Crowdcube) stanno sviluppando questo modello. Ad oggi, queste società sono minuscole. Ma lo era anche Google una quindicina di anni fa. Se eBay può risolvere il problema “delle fregature” delle vendite di prodotti di seconda mano, si può fare anche per il mercato dei prestiti.
Con libero accesso alle informazioni sui mutuatari, registrate a livello centrale e virtuale, non vi è ragione per cui i risparmiatori e gli investitori finali non possano connettersi direttamente. Gli indispensabili agenti del settore bancario potrebbero essere ancora in tempo per diventare un surplus della filiera. Dove la musica e l'editoria hanno tracciato il sentiero, lì il settore finanziario potrebbe dirigersi. Una rete d'informazioni, collegata da una lingua comune, rende il modello disintermediato del settore finanziario un futuro più realistico.
Conclusione
Steve Jobs aveva descritto il suo approccio come un’innovazione: «Esponi te stesso alle migliori cose che gli esseri umani abbiano mai realizzato e cerca di portare quelle cose in ciò che stai facendo. Picasso diceva che i bravi artisti copiano, i migliori rubano. E noi non ci siamo mai vergognati di rubare grandi idee.» La lingua è l’idea originale migliore. Il settore finanziario dovrebbe rubarla.