economia

01. Congiuntura e clima di fiducia

L’economia mondiale sta rallentando: l’area euro subisce le ripercussioni delle tensioni sul debito sovrano e il processo di consolidamento delle finanze pubbliche degli Stati Uniti rimane incerto. In Giappone la fine dell’anno ha smorzato la ripresa del terzo trimestre.
L’attività economica in Italia ha risentito del quadro internazionale a fronte di un quadro interno poco rassicurante. Nel terzo trimestre del 2011 il Pil dell’Italia è diminuito dello 0,2% sul periodo precedente; la domanda interna si conferma debole anche a seguito delle manovre correttive di finanza pubblica inevitabili per rispondere a esigenze di stabilità finanziaria ed evitare gravi conseguenze sull’attività economica. Il recupero dell’occupazione si è arrestato. A dicembre il Governo ha varato una terza manovra correttiva, ma l’incertezza sulle prospettive di crescita rimane straordinariamente elevata. Una volta completato il quadro di interventi volti all’equilibrio dei conti pubblici la priorità assolta va verso la creazione di condizioni favorevoli al rilancio dell’economia italiana. (Bollettino economico – gennaio 2012 – Banca d’Italia).
Il clima di fiducia calcolato dall’Istat continua a rallentare in tutti i comparti (imprese manifatturiere, dei servizi e commercio al dettaglio) nella rilevazione di gennaio 2011, seguendo una dinamica discendente ormai evidente durante tutto l’anno 2011 (Fonte: Istat)

In questa nuova edizione dell’Osservatorio Economico, gli associati Indicod-Ecr confermano l’attuale percezione negativa del contesto economico: rimangono forti i segnali di una crisi ancora in atto, dove brevi e contenuti accenni di ripresa si scontrano con indicatori generali che segnalano una ripresa del sistema economico italiano ancora lontana. Il clima di fiducia fa registrare un’ulteriore flessione che lo porta ben al di sotto del valore 100: l’indice generale passa da 59 della scorsa edizione (settembre 2011) a 55 (Tabella 1)

Le percezioni generali sugli indicatori macroeconomici, relativamente ai sei mesi trascorsi, peggiorano: in media il giudizio sulla situazione economica generale del Paese (valore dell’indice sulle percezioni degli ultimi sei mesi) arriva a 12,6. Le attese segnalano un lievissimo recupero (45,0). Per l’occupazione si evidenzia una situazione ancora più critica; negli ultimi sei mesi gli associati hanno registrato in termini assoluti un peggioramento sia nella percezione sia nelle aspettative. Altrettanto negativo anche il posizionamento nei confronti degli investimenti: il livello di quanto realizzato negli ultimi sei mesi e la previsione di quanto si realizzerà nei prossimi sei sono decisamente pessimistici.