Retail Outlook - giugno 2008
La congiuntura delle imprese commerciali: principali evidenze
Nell’area euro (EA 15 paesi) il volume delle vendite al dettaglio in termini reali mostra una tendenza negativa e in peggioramento. Analogo trend si evidenzia in Italia: a marzo 2008 il valore tendenziale del fatturato (dato destagionalizzato) è stato pari a -1,6% contro un valore di 0,4% del mese precedente.
Si segnala un’accelerazione del trend dei prezzi al consumo per i beni non di largo consumo: la crescita in ragione di anno dei prezzi di questi beni ad aprile 2008 è stata di 3,4% (rispetto al 2,9% del mese precedente). Continuano a crescere anche nel mese di aprile 2008 i prezzi alla produzione, soprattutto per i beni energetici (+ 16,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso).
Brusca riduzione a maggio della fiducia delle imprese della distribuzione moderna, che conferma la situazione di continua incertezza e di crescente “nervosismo” nel settore per la crescente preoccupazione delle imprese di non riuscire a raggiungere gli obiettivi di performance economica previsti.
Le vendite delle imprese commerciali in Europa
Per il terzo mese consecutivo il volume delle vendite delle imprese commerciali nell’area euro (EA 15 paesi) mostra una tendenza negativa. Nel mese di aprile 2008, si registra, infatti, una diminuzione rispetto al mese precedente pari a -0,6%, una riduzione che trova spiegazione soprattutto nella forte dinamica negativa delle vendite del comparto alimentare. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si evidenzia una riduzione reale delle vendite - corretto con i giorni lavorativi - pari a -2,9%, a sottolineare un aggravamento delle difficoltà economiche del settore a fronte di un progressivo ridimensionamento delle stime di crescita dei consumi a livello europeo da parte dei diversi istituti internazionali.
Tra i principali paesi europei – Francia, Germania, Spagna, Regno Unito – si registrano segnali negativi delle vendite. Con la sola eccezione del Regno Unito - che comunque dimezza la crescita tendenziale delle vendite rispetto al mese scorso (2,8% contro il precedente 5,6%) - in tutti gli altri paesi l’andamento tendenziale del fatturato in termini reali registra un forte segno negativo.
- Figura 1 - Volume delle vendite delle imprese commerciali nell’area euro (dato destagionalizzato)
- Figura 2 - Volume delle vendite delle imprese commerciali in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna (dato destagionalizzato)
- Tavola 1 - Volume delle vendite delle imprese commerciali nell’area euro per comparto (dato corretto con i giorni lavorativi – valori percentuali mese su mese precedente)
- Tavola 2 - Volume delle vendite delle imprese commerciali nell’area euro per comparto (dato destagionalizzato – valori percentuali mese su mese dell’anno precedente)
Le vendite delle imprese commerciali in Italia
In Italia il volume delle vendite complessive delle imprese commerciali al dettaglio sottolinea il peggioramento della situazione economica interna. A marzo 2008, dopo qualche segnale di rallentamento del trend negativo evidenziatosi a febbraio, il valore tendenziale delle vendite (mese su stesso mese dell’anno precedente) ha registrato, infatti, una decisa contrazione pari a -5,3%. La stessa dinamica delle vendite reali del mese di marzo 2008 - dato corretto sul numero dei giorni lavorativi – mostra, infatti, una consistente riduzione dei volumi di fatturato (-1,6%). Tale riduzione è dovuta soprattutto alla forte contrazione delle vendite che è avvenuta nei comparti dell’Elettronica di consumo e dell’Abbigliamento e calzature, nonostante gli intensi sforzi promozionali delle imprese nel cercare di stimolare l’acquisto di questi prodotti.
- Figura 3 - Volume delle vendite delle imprese commerciali in Italia (dato destagionalizzato)
- Figura 4 - Volume delle vendite alimentari e non alimentari delle imprese commerciali in Italia (dato destagionalizzato)
- Figura 5 - Volume delle vendite non alimentari delle imprese commerciali in Italia per comparto (dato destagionalizzato)
- Tavola 3 - Volume delle vendite delle imprese commerciali in Italia per comparto (dato corretto con i giorni lavorativi –valori percentuali valori percentuali mese su mese precedente)
- Tavola 4 - Volume delle vendite delle imprese commerciali per comparto (dato destagionalizzato – valori percentuali mese su mese dell’anno precedente)
Prezzi al consumo e prezzi alla produzione
Non si ferma la dinamica crescente dei prezzi al consumo, in modo particolare per quanto riguarda i prodotti alimentari. Nel corso del mese di Maggio 2008 i prezzi dei beni di largo e generale consumo hanno fatto registrare una crescita su base tendenziale del 5,3% in aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
In particolare, occorre evidenziare un’accelerazione del trend dei prezzi per i beni non di largo consumo: la crescita in ragione d’anno dei prezzi di questi beni ad Aprile 2008 è stata del 3,4% (rispetto al 2,9% del mese precedente), e sembra evidenziare il tentativo dei alcuni comparti di beni durevoli di recuperare almeno in parte gli aumenti dei costi avvenuti a monte.
Rimane orientata alla crescita la tendenza congiunturale dei prezzi alla produzione, in modo particolare per quanto riguarda i prodotti energetici. La crescita tendenziale del prezzo di questi ultimi, rispetto al mese di aprile 2007, è arrivata al +16,8%.
- Figura 6 - Dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo e non di largo consumo (valori percentuali mese su mese dell’anno precedente)
- Figura 7 - Dinamica dei prezzi alla produzione dei beni industriali, di consumo ed energetici (valori percentuali mese su mese dell’anno precedente)
Distribuzione moderna e ciclo commerciale
A maggio la fiducia delle imprese della distribuzione moderna subisce una brusca contrazione che finisce per riflettersi sul generale sentiment delle imprese commerciali. Sono confermati in peggioramento sia l’andamento delle vendite correnti, sia soprattutto le attese sul volume futuro del fatturato, evidenziando di conseguenza un nuovo accumulo di giacenze di magazzino.
In generale, l’andamento del ciclo commerciale – che mette in relazione il giudizio sulla situazione attuale degli affari e le aspettative di breve periodo delle imprese – evidenzia una forte situazione di incertezza, mostrando il concreto rischio che, se nei prossimi mesi prevarranno le attuali aspettative negative sulle vendite, le performance economiche delle imprese del settore risulteranno particolarmente penalizzanti.
Occorre, infine, segnalare la presenza di un ulteriore rallentamento relativo alle aspettative di aumento dei prezzi di vendita nei prossimi mesi, a conferma che la priorità attuale per le imprese commerciali continua comunque ad essere quella di sostenere per quanto possibile una dinamica dei consumi che mostra una crescente debolezza.
- Figura 8 - Andamento del ciclo commerciale
- Figura 9 - Clima di fiducia delle imprese della distribuzione moderna
- Figura 10 - Giudizio delle imprese della distribuzione moderna sulla situazione dei prezzi dei fornitori
*Le informazioni riportate sono aggiornate al 20 giugno 2008 e riguardano elaborazioni compiute da TradeLab su dati ufficiali Eurostat, Istat e Isae.
I dati dell’area euro riguardano i seguenti 15 paesi: Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Grecia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, Slovenia, Spagna.
A cura di TradeLab