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58,6 miliardi di euro il contributo dell’e-commerce all’economia italiana

Per la prima volta calcolato dalla ricerca Netcomm in collaborazione con The European House-Ambrosetti l’impatto dell’e-commerce sull’economia italiana: occupazione, imprese coinvolte, fatturato

Le opportunità che l’e-commerce e il digital retail possono generare ogni giorno per il nostro paese sono messe in luce dal report presentato da Netcomm, realizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, intitolato “Il ruolo e il contributo dell’e-commerce e del digital retail alla crescita e alla trasformazione digitale”.

La rete del valore dell’e-commerce e del digital retail in Italia ha generato nel 2019 un fatturato di 55 miliardi di euro (58,6 miliardi stimati nel 2020) e coinvolge su scala nazionale 678 mila imprese e il 16% dei 1.215 settori dell’economia italiana.

Figura 1 - Andamento del fatturato e dell’occupazione della rete del valore dell’e-commerce e del digital retail in Italia

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Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti su database costruito ad hoc e analisi dei bilanci da AIDA –Bureau van Dijk per Consorzio Netcomm, 2020
Nota: € migliaia e val. assoluti; CAGR*, 2015-2019

Inoltre è al terzo posto tra le 99 attività economiche italiane per incidenza sul fatturato del settore privato in Italia nel 2019 ed è stato uno dei settori che ha incrementato di più il proprio peso relativo sul fatturato complessivo delle imprese italiane con una crescita del 19,2%. Nello stesso anno, poi, la rete ha inciso profondamente sulla crescita dell’occupazione delle imprese italiane, con un contributo del 6,7% sul totale, collocandosi, anche in questo caso, al terzo posto tra i settori economici per variazione dell’incidenza sull’occupazione italiana.

Il settore legato agli acquisti online in Italia nel 2020 genera un incremento di ricavi per 3,5 miliardi di euro (+6,3% sul 2019, un trend decisamente più contenuto rispetto al tasso medio del +18% degli ultimi 5 anni). Quasi il 70% degli operatori del segmento, ossia i merchant (gli operatori che offrono prodotti e servizi) e i brand owner (distributori di prodotti di marca che hanno attivato strategie e canali di vendita diretta online) e il 60% delle aziende business partner che "abilitano" il settore del commercio elettronico (servizi integrati per la presenza web, piattaforme pubblicitarie online, attività di customer care, packaging e logistica) prevedono inoltre di rafforzare la propria forza lavoro per il canale e-commerce nel 2020, incrementando un’occupazione di settore che già lo scorso anno, prima della pandemia, contava oltre 290 mila lavoratori nel nostro paese.

Figura 2 - Ripartizione della rete del valore dell’e-commerce e del digital retail in Italia per macro-settore

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Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti su database costruito ad hoc e analisi dei bilanci da AIDA –Bureau van Dijk per Consorzio Netcomm, 2020
Nota: Confronto del fatturato (%) tra 2019 e 2015

«L’e-commerce è tra i primi 10 settori in Italia per maggior incremento del valore di fatturato per addetto tra il 2015 e il 2019 – commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm – nonché uno dei settori che ha incrementato di più il proprio peso relativo sul fatturato complessivo delle imprese italiane. Come emerge chiaramente dalla ricerca, si tratta di una rete di valore che contribuisce in modo significativo allo sviluppo economico e produttivo del nostro Paese e all’incremento della competitività delle imprese a livello internazionale. Ma per poter continuare a sostenere la crescita di questo settore è necessario colmare il gap rispetto ai principali mercati in Europa, attraverso interventi di sistema che garantiscano uno sviluppo sostenibile delle imprese nel medio-lungo termine, e ancor più alla luce della situazione contingente dettata dall’emergenza da COVID-19».

Tra i 291 mila italiani occupati nella rete dell’e-commerce e digital retail nel 2019, 154mila lavoratori sono impiegati nel macro-settore delle vendite online (con una crescita annua del 12% tra il 2015 e il 2019) e 136 mila nell’aggregato dei servizi a supporto (con un tasso di crescita media del 14,2%). %). Le imprese della rete del valore dell’e-commerce rappresentano il 34% del totale delle imprese di capitali in Italia (1,9 milioni) e sebbene siano equamente distribuite sul territorio, con Lombardia e Lazio in testa (21% e 16,8% rispettivamente), più del 46% del fatturato è concentrato nel Nord-Ovest (40% in Lombardia).

Quasi la metà del fatturato nel 2019 è stato generato da imprese di grandi dimensioni (43,9%), ma anche le PMI e le microimprese hanno visto il loro fatturato aumentare: le piccole imprese contano per il 22,2% del totale, le medie imprese per il 18,8% e le microimprese per il 15,1%.

In un mondo in continua trasformazione, l’emergenza sanitaria ha stimolato l’accelerazione dell’evoluzione del retail italiano per quanto riguarda processi, modalità di vendita e comunicazione. Gli store fisici con offerte multicanale hanno infatti guidato una buona parte della crescita delle vendite online da inizio 2020 e, una volta conclusa la pandemia, ci si aspetta che il legame tra store online e fisici si rafforzi ulteriormente. Inoltre, gli operatori, a partire da quelli di maggiori dimensioni, stanno promuovendo una graduale transizione verso modelli di business più sostenibili: per aiutare l’e-commerce a diventare nel medio-lungo termine un settore carbon neutral, vengono ad esempio utilizzati imballaggi in materiali facilmente riciclabili o riutilizzabili (come il cartone) e standard dimensionali per facilitarne il trasporto e ottimizzarne le dimensioni.