tecnologia

Retail Apps, che cosa vogliono i consumatori

Lo smartphone potrà diventare lo strumento maggiormente utilizzato nelle relazioni e nelle comunicazioni tra retailer e consumatori. In attesa dello sviluppo delle applicazioni per i pagamenti di prossimità attraverso il telefonino, occorre prendere atto che in Italia ci sono 50 milioni di utenti di telefonia mobile, 11 milioni di utilizzatori di internet da mobile, vale a dire + 31% rispetto al 2009. E che è ormai prossimo il sorpasso degli smartphone sui telefonini tradizionali (fonte: Nielsen). Quindi lo smartphone è sempre più compagno delle azioni quotidiane.

La strada maestra del mobile commerce non sembra essere basato tanto sulle transazioni, quanto sull’impiego del telefonino come facilitatore negli acquisti per ricercare prodotti e trovare affari. Ma sebbene i consumatori abbiano voglia di ricavare informazioni dal telefonino, i retailer non sembrano ancora far parte di questo gioco. Almeno questa è la conclusione cui giunge e-marketer.com commentando i dati di alcune ricerche americane, secondo cui meno del 5% dei retailer hanno un sito ottimizzato per gli smartphone (Brand Anywhere e Luth Research). Secondo una ricerca di Adobe, poi, i consumatori sono abbastanza delusi dalle Apps mobili dei retailer e preferiscono la navigazione sul web mobile.

Nell’autunno scorso uno studio di Accenture ha chiarito che cosa i consumatori vorrebbero vedere in una App per lo smartphone, tenendo separate le possibilità tra le Apps progettate per l’utilizzo fuori dal punto vendita a quelle da impiegare nei corridoi tra gli scaffali.
Tra gli utilizzi più apprezzati fuori dal punto vendita, la ricezione di coupon sconto, conoscere le offerte correnti, essere informati della presenza di certi prodotti in stock (beni semidurevoli ed elettronica di consumo probabilmente) e, tipicamente americano, la mappa per raggiungere lo store.

All’interno del punto vendita, invece, l’attenzione si concentra sulla necessità di ottenere maggiori informazioni sui prodotti scansionando il codice a barre, utilizzare lo smartphone come carta fedeltà e soprattutto ottenere coupon istantanei.

Secondo Janet Hoffman, mananging director dei servizi retail di Accenture, è importante per le aziende utilizzare tutte le informazioni provenienti dai propri clienti per predisporre adeguati servizi e ridurre il più possibile il rischio di alienarseli a causa di approcci non desiderati.

A cura di Fabrizio Gomarasca