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Fatturazione elettronica: il largo consumo può trarne benefici

Fatturazione elettronica, dematerializzazione dei documenti e loro archiviazione ottica con conseguente gestione elettronica dell’intero ciclo dell’ordine: sono questi i temi ai quali Politecnico di Milano ha dedicato una ricerca alla quale Indicod-Ecr ha partecipato come sponsor.

L’indagine ha analizzato 50 casi di aziende utilizzatrici di applicazioni EDI e di fatturazione elettronica, con l’obiettivo di individuare i reali benefici derivanti da queste applicazioni, i fattori di complessità e di freno alla loro diffusione e le possibili leve che possano facilitarne l’adozione.

Lo studio è stato condotto su diversi tipi di settori industriali, ma per quanto riguarda il settore del largo consumo è emersa una nota agrodolce: a fronte dei maggiori benefici calcolati per questo settore - fino a 60€ di risparmio nella gestione del singolo documento - si è invece riscontrato uno dei tassi di adozione più bassi.

Mentre il quadro normativo, che fino ad alcuni anni fa risultava lacunoso ed approssimativo, dal 2004 risulta essere ragionevolmente chiaro e completo con l’emanazione del Decreto legislativo del 20 febbraio 2004, permangono tuttavia altre barriere che si concentrano da un lato su un know-how ancora limitato dei potenziali utilizzatori e dall’altro sui costi e sulla complessità della tecnologia abilitante.

Ed è quindi su questi temi che Indicod-Ecr dovrà concentrarsi in futuro per far si che le aziende associate possano cogliere opportunità di estremo interesse e grande sostanza rappresentata dallo scambio elettronico di dati e documenti.

La diffusione del know-how

Verso l’eliminazione di almeno una parte di complessità - più virtuale che di sostanza - va detto che un primo passo è già stato fatto lo scorso anno con il rilascio delle linee guida per l’adozione di applicazioni di fatturazione elettronica e dematerializzazione dei documenti; ma altro si dovrà fare sia nei confronti dei futuri utilizzatori sia verso i rappresentanti della filiera dell’offerta, che talvolta viene ancora vissuta come immatura ed inadeguata da parte degli utenti.
Probabilmente, la convivenza attuale nella supply chain di fornitori “storici” e di altri “giovani” favorirà l’evoluzione verso un’offerta strutturata e culturalmente preparata.

I costi della tecnologia

Particolarmente importante è il tema legato ai costi, che toppo spesso viene utilizzato come pretesto per giustificare indisponibilità, indolenza o pigrizia verso l’adozione di nuove metodologie applicative e di processo.
In questo caso, uno dei migliori e più utili risultati prodotti dal gruppo di lavoro dell’Osservatorio del Politecnico, è rappresentato da un modello per la valutazione dei benefici.

La valutazione dei benefici

Dopo una prima fase di costruzione del modello, si è passati alla fase successiva di applicazione ai settori coinvolti nella ricerca, che ha visto coinvolto direttamente Indicod-Ecr per il settore del largo consumo: qui si è condivisa una mappatura generale dei processi del ciclo dell’ordine ed un modello quantitativo di stima dei benefici per ogni singolo settore.
La raccolta dei dati di alimentazione del modello da un campione di aziende del settore, la loro analisi e il calcolo dei risultati ha consentito di sviluppare e consolidare il modello definitivo, che rappresenterà l’elemento cardine sul quale puntare in futuro per portare le nostre aziende alla consapevolezza oggettiva dei benefici derivanti dalle applicazioni di fatturazione elettronica e dematerializzazione dei documenti e alla loro progressiva adozione.