gs1 supply chain

3,3%

il tasso di out-of-stock a maggio 2023

Secondo l'ultima rilevazione del Barometro Osa (Optimal shelf availability) con il quale ogni mese GS1 Italy, in ambito ECR in collaborazione con Circana, monitora gli andamenti delle rotture di stock e delle vendite perse per canali e reparti nel largo consumo, il tasso di out-of-stock a maggio è stato del 3,3% con -0,7 punti rispetto allo scorso anno e -0,1 su aprile 2022. I reparti mostrano andamenti omogenei nei tassi di OOS rispetto a maggio dell’anno precedente con cali generalizzati in tutti i reparti ad eccezione del pet care (+0,1) e del cura persona che resta stabile. Con una percentuale al 4,3 è in calo il fenomeno delle vendite perse sia rispetto allo scorso anno (-2 punti) sia ad aprile 2023 (-1,3).

A maggio ci sono cali generalizzati in tutti i canali: negli ipermercati il valore è fissato in -0,7 punti con OOS al 3,7%, (vendite perse al 4,8% sotto di -1,7 rispetto all'anno prima) diminuiscono tutti i reparti (uova fresche -2,4, ortofrutta -1,5, fresco -1,4 e di -0,9 su aprile 2023) ad eccezione del cura casa e cura persona (entrambi +0,1) mentre resta stabile il pet care. I supermercati grandi rispetto a un anno fa scendono con l'OOS di -0,8 punti (vendite perse al 4,1% con -2,6 sul precedente maggio e -1,8 su aprile 2023), tenendo a galla con +0,1 solo il pet care mentre l'ortofrutta si spinge sino a -1,7. Le superfici piccole mostrano out-of-stock al 2,9% (vendite perse al 4,2% pari a -0,5 punti sia su maggio 2022 sia su aprile 2023) in calo di -0,3 punti con aumenti solo nei reparti bevande e cura casa (entrambi +0,1) e con il pet care stabile.  Da sottolineare come in questi primi cinque mesi in Italia l'incidenza dell’OOS totale è pari al 91% delle occorrenze (rispetto al 2022 in calo tra il -0,3 e -0,7), con picchi in particolare nel freddo e nel pet care, mentre all’estremità opposta si collocano il fresco e l’ortofrutta.

Fig1_BarometroOSA_mag23.png

L’Optimal shelf availability (OSA) è una iniziativa GS1 Italy gestita in ambito ECR Italia che studia in collaborazione con IRI: misura e analizza le cause dell’out-of-stock, per garantire la disponibilità di un prodotto a scaffale nel momento in cui il consumatore desidera comprarlo.