06. Uno sguardo al futuro

Nelle relazioni tra retail e cliente l’irrompere delle nuove tecnologie come l'Intelligenza artificiale (Ai), il metaverso e la realtà virtuale cambia un po’ le prospettive. «Per la sola intelligenza artificiale – sintetizza Liscia – si prevede che nel 2025 sui 733 miliardi di dollari di investimenti globali, circa 300 saranno indirizzati verso l’e-commerce. Ma il metaverso è già una realtà per la generazione Z, l’Ai migliora e automatizza i processi, la realtà aumentata crea esperienze coinvolgenti ed è già nell’e-commerce, Nft e Blockchain porteranno nuove esperienze: sono in sostanza tutte tecnologie che stanno entrando nei processi competitivi e commerciali. Ma soprattutto saranno determinanti per rimanere competitivi». Sono infatti già numerosi i brand che stanno sperimentando nel metaverso, non soltanto per creare coinvolgimento, ma anche con finalità di business come Nike.

Non sono solo le tecnologie da tenere sotto osservazione. Un aspetto riguarda la competizione geopolitica per il controllo delle filiere tecnologiche tra Usa e Cina, con l’Europa indietro per scarsi investimenti, frammentazione dei mercati e le politiche regolatorie lente. Il secondo è proprio il ruolo delle regole dettate da Bruxelles: alcune sono diventate legge, altre sono in discussione, altre ancora sono programmate per la prossima legislatura. Si tratta di uno tsunami regolamentare che, secondo Luca Cassetti, segretario generale di Ecommerce Europe, ha i valori fondanti nella protezione e sicurezza dei consumatori, nell’idea di rendere sempre più responsabili i marketplace, nella sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale. «Poiché l’assunto di un quadro legislativo che può essere restrittivo è che il consumatore, soprattutto quello online, è vulnerabile di default – puntualizza Cassetti – vi possono essere limitazioni e conseguenze negative per il business, su attività che i merchant già fanno». Se è importante che le aziende partecipino all’elaborazione delle regole, è anche giusto che il consumatore-cittadino sia salvaguardato dalla pervasività delle tecnologie digitali. Altrimenti termini come sostenibilità e responsabilità rimangono solo buone intenzioni.

A cura di Fabrizio Gomarasca @gomafab