È online la nuova versione dell’Osservatorio Economico: nuova veste grafica e più facile da consultare

3 giugno 2014

Congiuntura e clima di fiducia

In questa nuova edizione dell’Osservatorio Economico - online e interattiva - gli associati di GS1 Italy | Indicod-Ecr confermano l’attuale percezione di miglioramento del contesto economico: se parlavamo di “spiraglio di luce” a settembre oggi non possiamo che confermare che si tratta di una tendenza sì positiva ma che cresce molto lentamente, un po’ a fatica e in modo non omogeneo all’interno del contesto economico. Il clima di fiducia, che accomuna aspetti di percezione e attese su più indicatori sia generali sia legati alla situazione economica personale d’impresa, fa registrare un incremento: da 57 della scorsa edizione (settembre  2013) a 69 di oggi (gennaio 2014) (Tabella 1) ma a guidare è prevalentemente il canale della GDO; negli altri canali una crescita leggermente più significativa si legge solo nell’industria manifatturiera con un canale del commercio che viceversa dichiara un maggior pessimismo sia in termini di percezioni che di attese. Le aspettative, per definizione un po’ più ottimistiche in valore assoluto, salgono a 83, seguendo le dinamiche differenziate per canale già evidenziate nelle percezioni.

Con riferimento alla situazione generale del paese, si legge una percezione per le imprese manifatturiere che continua a recuperare rispetto al passato, sebbene sia ancora posizionata al di sotto del valore 100: in media il giudizio sulla situazione economica generale (valore dell’indice sulle percezioni degli ultimi sei mesi) sale da 29 a 45 così anche le attese che da 59 vanno a 68. Molto positive, in termini relativi, le aspettative della GDO che da 82 della scorsa edizione arrivano a 91.

Nel dettaglio degli indicatori più concreti quali occupazione e investimenti, però, per le imprese manifatturiere non si evidenzia una situazione di miglioramento nelle percezioni dello stato attuale e neanche delle aspettative: ancora cautela. Migliorano decisamente, invece, questi indicatori per la GDO (rispettivamente da 50 a 70 e da 50 a 83 le percezioni; da 50 a 78 e da 58 a 93 le aspettative).

In merito alla situazione economica della propria impresa, dove solitamente la predisposizione risulta più ottimistica, i numeri continuano ad essere prevalentemente meno negativi rispetto alle  precedenti edizioni dell’Osservatorio; il giro d’affari non cresce ma si ha la sensazione di “perdere” meno rispetto al passato, anche qui con alcune differenziazioni tra canali (peggio il commercio e meglio la GDO). Per il futuro complessivamente si legge una previsione di “quasi” staticità: anche qui ai poli opposti la GDO, più ottimista, e meno il commercio.

L’inflazione rilevata per l’anno 2013 è pari al +1,2% (dato Istat), il valore più basso degli ultimi 4 anni, dove gli ultimi mesi dell’anno hanno evidenziato una ulteriore tendenza al contenimento, così come segnalato nelle percezioni dichiarate dagli associati.

La crisi

Abbiamo chiesto ai nostri associati un parere sull’evoluzione dello stato di crisi in cui verte il paese e come questo ha impattato sul loro business: circa l’85% delle imprese dichiara di aver risentito degli “effetti della crisi”: al primo posto, una “riduzione dei margini di guadagno” (78% delle imprese manifatturiere e 87% della GDO) e a seguire, “aumento delle tasse” (69% delle imprese manifatturiere e 83% della GDO)  e “mancati o parziali pagamenti da parte dei clienti” (69%) per le imprese manifatturiere e “riduzione delle vendite“ (61%) per la GDO.

Per “ripartire” le ricette sono diverse: alla domanda “a fronte di un miglioramento della situazione economica della sua impresa a quali azioni darà la priorità?” le imprese manifatturiere prevalentemente, sarebbero pronte a “puntare maggiormente sul mercato estero” (47%) e “investire in ricerca e sviluppo /innovazione”(43%) mentre la GDO, in modo sostenuto, vorrebbe “investire in nuove aperture” (65%) e “investire in risorse umane” (48%).