Largo consumo, retail e sostenibilità
Non è eccessivo affermare che la sostenibilità sia diventata, negli ultimi anni, un tema sulla bocca di tutti. I problemi connessi al riscaldamento globale hanno ricevuto grande spazio sui mezzi di comunicazione, e questo ha portato ad una consapevolezza crescente e diffusa tra i cittadini rispetto a questo tema e alla sostenibilità più in generale.
Alle imprese è da sempre riconosciuto un ruolo di primo piano nella realizzazione di una modalità di sviluppo che sia “sostenibile”; si parla in questo senso di “corporate responsibility” per indicare l’impegno che le aziende assumono volontariamente nei confronti di tutti i soggetti “portatori di interesse” nei loro confronti, cioè del contesto sociale e ambientale su cui l’attività aziendale può avere impatti.
Ecr insieme a SCS Consulting e a Planet Life Economy Fundation, hanno condotto, dallo scorso mese di maggio, un’indagine tra le imprese associate, per verificarne la posizione rispetto allo sviluppo sostenibile: quale sensibilità al tema, quale approccio, gli impatti organizzativi che eventualmente ne conseguono e le azioni intraprese.
Tra le 24 aziende che hanno risposto alla survey (17 imprese appartenenti all’industria e 7 appartenenti alla distribuzione) si sono evidenziate alcune direttrici comuni, che potrebbero essere così sintetizzate: una buona consapevolezza del tema e del proprio ruolo, un approccio un po’ frammentato e non pienamente strategico nella pratica, un importante potenziale per possibili sviluppi come singole aziende e come filiera.
Dal punto di vista della sensibilità verso la sostenibilità, le imprese mostrano di avere piena consapevolezza dell’importanza del tema, e anche della sua rilevanza strategica come fonte di vantaggio competitivo. La sostenibilità è ritenuta fonte di vantaggio per l’azienda, per la filiera, per il consumatore; non c’è la percezione che essa sia una moda passeggera, ma rappresenta un ambito di impegno concreto.
Il passaggio dal riconoscimento dell’importanza alla realizzazione della sostenibilità nell’attività aziendale, però, non è sempre coerente. Un ruolo organizzativo dedicato ad occuparsi di sostenibilità è stato costituito in circa la metà delle imprese, e poco più di un terzo di queste eroga formazione ai propri dipendenti su questi temi.
Tra gli strumenti che supportano l’impresa nel percorso di sostenibilità, i più diffusi sono il “Codice etico” e le “Certificazioni ambientali”. Si tratta degli strumenti connotati in modo meno marcato dall’aspetto di “volontarietà” proprio della Corporate responsibility, essendo il primo spesso legato all’adozione di un modello di gestione ex legge 231, e le seconde spesso richieste alle aziende stesse per essere accreditati come fornitori.
La rendicontazione delle proprie strategie ed azioni di sostenibilità attraverso il bilancio sociale, quello ambientale o quello di sostenibilità è ancora poco diffusa.
L’attenzione sulla sostenibilità è stata recepita dalle imprese, che pertanto le attribuiscono grande importanza come leva di marketing; i temi più “comunicati” sono la tracciabilità del prodotto e l’assenza di pericoli per la salute, volendo in questo modo dare risposta alle maggiori preoccupazioni dei consumatori.
La sostenibilità appare essere un fattore fondamentale nella relazione con i fornitori. La maggior parte delle imprese dichiara di adottare parametri di sostenibilità nella selezione dei fornitori (con particolare riferimento all’utilizzo di processi produttivi non inquinanti e al rispetto dei diritti umani), ed il 60% è disposta a non ammettere tra i suoi fornitori aziende non sostenibili. La certificazione più apprezzata nella valutazione di un fornitore rimane comunque quella di qualità (meno strettamente legata alla sostenibilità dei comportamenti aziendali), seguita da quella ambientale.
Dal punto di vista delle iniziative, le azioni più diffuse tra le aziende sono quelle che coniugano sostenibilità ambientale e risparmio, quali riduzione dei consumi di acqua e risparmio energetico.
Dalla ricerca emerge con evidenza la consapevolezza, da parte delle imprese, che la sostenibilità sia sempre meno una questione da affrontare limitandosi ai propri confini. Per essere un’impresa che opera in modo sostenibile nei confronti dell’ambiente, delle persone, delle comunità, è necessario prendere in considerazione il comportamento dei propri fornitori, dei propri collaboratori, dei propri clienti, per poter valutare l’impatto in modo complessivo. La sostenibilità è quindi considerata come un “topic di filiera”; molte aziende hanno già intrapreso progetti di sostenibilità in partnership, molte hanno intenzione di farlo, e c’è grande disponibilità alla condivisione delle proprie esperienze per crescere insieme grazie a questo percorso.