Stop agli imballaggi per aiutare l’ambiente
È sempre più evidente in tutte le regioni del mondo la crescente attenzione dei consumatori per le problematiche di rispetto dell’ambiente. Comprendere la portata del fenomeno è sicuramente più complesso ma ormai necessario per le imprese del largo consumo: quanto è veramente importante per i consumatori il rispetto per l’ambiente?
Secondo la ricerca Nielsen Global Food Packaging Survey, l’80% dei consumatori di tutto il mondo, inserendosi in una più generale tendenza pessimistica, è abbastanza o molto preoccupato del futuro dell’ambiente, in particolare per l’inquinamento di aria e acqua, ma anche per i cambiamenti climatici, la mancanza d’acqua e i rifiuti.
Dallo studio emerge che, a livello globale, un consumatore su due - il 49% - abbandonerebbe le confezioni disegnate per facilitare lo stoccaggio in casa, il 48% il packaging che può facilitare la preparazione del prodotto o essere riutilizzato come contenitore richiudibile e il 47% le confezioni ideate per facilitare il trasporto.
Queste percentuali salgono rispettivamente al 58%, 55% e 57% nelle risposte dei consumatori europei e nordamericani, che in generale sembrano i più orientati alle problematiche ambientali. Nel mondo, però, sono i cittadini dei paesi latino-americani i meno sensibili agli imballaggi che garantiscono la conservazione dell’alimento integro e la sua durata , anche se la rinuncia ad essi può garantire un beneficio all’ambiente.
Dai dati della tabella, i due aspetti del packaging a cui i consumatori mondiali non sarebbero disposti a rinunciare sono le confezioni di tipo protettivo, che mantengono i prodotti in buone condizioni, e gli imballaggi che garantiscono l’igiene dei prodotti contenuti all’interno.
Il nostro Paese, pur essendo in linea con il resto del mondo, si dimostra meno sensibile alle tematiche ambientali, specie rispetto agli altri paesi europei interessati dalla ricerca. Gli italiani sembrano essere particolarmente disponibili a rinunciare alle confezioni che facilitano la cottura e la preparazione dei cibi e agli imballaggi per un più comodo trasporto e stoccaggio dei prodotti in casa. Si registra una maggior chiusura, invece, alla proposta di snellire la confezione eliminando informazioni nutrizionali o le istruzioni per l’uso e cottura dei prodotti alimentari: la percentuale scende al 19% dei consumatori, il secondo livello più basso osservato e pari a circa la metà della media mondiale ed europea. Poca disponibilità anche a rinunciare ad una confezione che preservi in modo ottimale il cibo nel tempo.
Secondo le ricerche Nilesen packs@work™ i distributori e i produttori di generi alimentari stanno già cercando di far fronte alle richieste dei consumatori che chiedono soluzioni di imballaggio riciclabile, che minimizzino l’impatto sull’ambiente. Sono molti i paesi in cui gli studi Nielsen rivelano che le preferenze dei consumatori sono rivolte verso l’imballaggio riciclabile, biodegradabile e sicuro dal punto di vista dello smaltimento, verso l’utilizzo di materiali come la carta, il cartone e il vetro, piuttosto che la plastica o il polistirolo. La confezione di vetro, per esempio, è considerata igienica, inerte, riciclabile, resistente alle alte temperature e potenzialmente capace di prolungare la durata del prodotto. Il suo appeal estetico dà segnali positivi sull’autenticità, sulla qualità e sull’efficacia del prodotto.
I risultati delle rilevazioni Nielsen possono dare molti spunti di riflessione e di orientamento ai produttori e ai distributori che operano nella filiera dei beni di largo consumo, a trovare soluzioni sempre più in linea con la sensibilità ecologica dei consumatori. Nuove strade in questa direzione possono tradursi, oltre che nella diminuzione dei rifiuti urbani, anche in opportunità di risparmio per tutti gli attori, sia in ambito logistico, che in ambito produttivo, e riversare parte di questi saving, in ottica Ecr, anche sul consumatore. Alcune innovazioni di questo tipo (come i self service point ormai presenti da tempo nei punti vendita di catene come Crai e Auchan) sono già state realizzate con successo.
Per l’industria e la distribuzione è indispensabile riuscire a intercettare una domanda sempre più attenta all’ambiente che ci circonda. In questo momento storico possedere una coscienza “verde” può probabilmente garantire un vantaggio competitivo immediatamente riconoscibile.
Fonti:
• Nielsen Global Food Packaging Survey, ricerca condotta a livello globale sulle tematiche di imballaggio dei prodotti alimentari.
• Nielsen packs@work™, ricerche qualitative (customized research) focalizzate su tutti gli aspetti del packaging del prodotto: riconoscibilità a scaffale, immagine, funzionalità, confronto con i competitor.