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La marca del distributore, un sostegno per le famiglie

Si rinnova l’appuntamento con Marca by Bologna Fiere in un contesto caratterizzato dalla pressione sui prezzi di energia e materie prime, acuita dal dramma della guerra in Ucraina. La marca del distributore conferma il ruolo a difesa del potere d’acquisto delle famiglie e di traino del sistema agroalimentare italiano

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Si scaldano i motori per la prossima edizione di Marca by Bologna Fiere (12 e 13 aprile), la vetrina dei prodotti a Marca del distributore (MDD), che riconferma i 900 espositori del 2019, dopo l’edizione tutta digitale dell’anno scorso.

Un’edizione, questa, che si svolge in un periodo drammatico per il conflitto in Ucraina, che ha peggiorato una situazione già fortemente sotto tensione a causa dell’aumento dell’inflazione a partire dagli ultimi mesi del 2021 che ha colpito i prezzi dell’energia, delle materie prime, dei costi di trasporto, e delle materie prime alimentari, anche se, per il momento, non ha ancora avuto riflessi palpabili nel largo consumo.

«La guerra in Ucraina ha inasprito la crisi inflattiva. La prima settimana di guerra ha generato una crescita dei prezzi del +13% per il grano tenero e del +29% per il mais a livello mondiale. Una situazione che si farà sentire per l’Italia, che importa il 64% del grano tenero e il 53% del mais per l’alimentazione del bestiame, con l’Ucraina come secondo fornitore», spiega Valerio De Molli, managing partner & ceo di The European House - Ambrosetti, anticipando alcune evidenze della ricerca condotta congiuntamente con Ipsos, che sarà presentata in apertura di manifestazione.

Nella situazione di questa straordinaria incertezza, commenta Marco Pedroni, nella veste di presidente ADM - Associazione Distribuzione Moderna, «la Marca del distributore continua a svolgere il ruolo di strumento a tutela delle famiglie e del potere d’acquisto dei consumatori. E tutte le insegne stanno investendo nella marca del distributore per farla diventare una marca vera e propria, pur con modalità diverse».

Infatti, secondo i dati della survey di The European House -  Ambrosetti, nel 2021 l’acquisto di prodotti MDD ha consentito agli italiani di risparmiare 2,1 miliardi di euro, circa 100 euro per famiglia, e ha fatto registrare un fatturato di 11,7 miliardi di euro, con una quota di mercato del 19,8%, crescente rispetto al periodo pre-Covid e leggermente inferiore al 20% di quota registrata durante la pandemia. «Se ampliamo l’analisi al periodo 2003-2021 – commenta De Molli – si evidenzia un andamento a strappo della MDD in occasione di momenti di crisi e di consolidamento negli anni successivi, proprio perché tocca le corde sensibili delle famiglie in fasi di difficoltà».

Figura 1 - Fatturato e quota di mercato della MDD in Italia (valori in miliardi di euro e percentuali), 2003 – 2021

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Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati ADM e IRI, 2022

È per la capacità della MDD di avere un potere attrattivo e competitivo agli occhi delle famiglie sul versante della difesa del potere d’acquisto che, secondo Pedroni, dopo il rimbalzo del 2021 quest’anno potremmo attenderci una crescita significativa come confermano i primi dati, «almeno dal punto di vista delle quote percentuali, mentre sui volumi c’è ancora forte incertezza».

La Marca del distributore contribuisce inoltre al sistema economico del paese: rappresenta il 7,7% del fatturato dell’industria alimentare, sostiene una filiera lunga di oltre 1.500 aziende, che danno lavoro a 240 mila persone e forniscono i prodotti per i marchi della distribuzione moderna, 84,6% delle quali piccole e medie, e negli ultimi sette anni ha favorito il rafforzamento della loro dimensione industriale e competitiva.

Negli ultimi anni la MDD è cresciuta tre volte di più dell’industria alimentare, grazie all’apprezzamento in costante aumento del consumatore finale. L’incidenza della MDD sul fatturato totale dell’industria alimentare nel 2021 (pari al 7,7%, in crescita rispetto all’incidenza del 7,4% registrata nel 2019) spiega il 60% dell’incremento dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 18 anni, al netto dell’export. Inoltre negli ultimi diciotto anni la MDD ha guadagnato, rispetto alle altre marche, maggiori quote di mercato, raddoppiandole, mentre la marca leader le ha viste erodersi di circa dieci punti percentuali.

E un segnale che la MDD sia ormai destinata a sedersi al tavolo della “marca” arriva proprio dalla manifestazione di Bologna: la sezione dell’Emilia-Romagna dell’Associazione per il Disegno Industriale (Adi) sarà in fiera e sceglierà cinque prodotti per la fase di preselezione della prossima edizione del Compasso d’Oro.

A cura di Fabrizio Gomarasca @gomafab