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35,1 milioni

i mobile surfer mensili

Nel gap di digitalizzazione complessiva che caratterizza il nostro paese, brilla la luce dei dispositivi mobili, in un anno che ha visto lo smartphone protagonista indiscusso delle connessioni anche da casa. L’ultima edizione dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano certifica così che nel 2020 sono stati 35,1 milioni gli utenti mensili dello smartphone, di cui il 41% è utilizzatore esclusivo, pari all’87% della popolazione Internet e con un incremento di 1,5 milioni rispetto a un anno prima (+4,5%). Le ore mensili spese per ciascuno, complici lo smart working e la didattica a distanza, sono 77, in crescita del +20% rispetto al 2019, pari all’83% del tempo speso online (era il 78% nel 2019), con un incremento del traffico dati giornaliero del +56%.

Figura 1 – I mobile surfer in Italia nel 2020

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Fonte: School of Management Politecnico di Milano “Osservatorio Mobile B2c strategy” 2021

Dal punto di vista delle aziende, le top brand registrano che l’80% dell’audience mensile è solo mobile, ma per alcuni settori l’incidenza è nettamente superiore: 93% il beauty, 91% il largo consumo, 87% ciascuno la GDO e l’abbigliamento & accessori. Anche il tempo di permanenza da mobile sui siti e sulle app delle aziende è del 77%, con un incremento di 15 punti percentuali rispetto al gennaio 2020.

Lo smartphone è diventato anche il primo canale per gli acquisti online con una crescita del +22%, mentre l’e-commerce nel suo complesso è diminuito del -3%, diventando di fatto il primo alleato delle aziende durante l’emergenza pandemica dando anche una spinta all’e-commerce, supportando le vendite offline dei punti vendita aperti e diventando essenziale per i servizi e le relazioni con il cliente, con il formidabile punto di forza di essere basati sulla geolocalizzazione e sulla prossimità. In particolare si sottolinea il passaggio dalle funzioni promozionali e di marketing dei 5,3 miliardi di sms a quelle transazionali (conferme di pagamento o one time password) e di customer care, principalmente per notifiche legate ai servizi offerti (come ordini e-commerce o rinnovi di abbonamenti). E il 25% dei surfer ha chattato con i brand attraverso sistemi di instant messaging.

Nel 2020 infine gli investimenti pubblicitari sul canale mobile in Italia crescono del +9% rispetto all’anno precedente e raggiungono quota 1,9 miliardi di euro, con un incremento più contenuto rispetto a quelli degli anni passati, frutto di una frenata della spesa in pubblicità nella prima parte dell’anno. Si conferma il netto dominio degli OTT (come Facebook, Google e Amazon) che raccolgono l’84% del totale mobile advertising.

a cura di Fabrizio Gomarasca @gomafab