mobile

Sempre più smartphone alle casse

Per l‘Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano i pagamenti innovativi continuano a crescere in Italia a ritmo elevato (+56%) e rappresentano un terzo del totale dei pagamenti digitali con carta, trainate dalle transazioni di prossimità contactless o con lo smartphone. E presto una nuova ondata di innovazioni.

Nel 2018 i pagamenti con carta in Italia salgono a 240 miliardi di euro, pari al 37% dei pagamenti delle famiglie italiane, con una crescita del +9%. Gli italiani usano sempre di più la carta: il numero di transazioni pro capite è oggi di 69,6 rispetto alle 60 del 2017. Per Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation Politecnico di Milano,«La crescita, seppure più alta della media europea, non risulta ancora sufficiente per permettere all’Italia di scalare la classifica europea, ben lontana dai paesi più performanti come Danimarca, Svezia e Regno Unito, che registrano oltre 300 transazioni pro capite all’anno. È positivo però osservare che, confermando il trend degli ultimi anni, scende il valore medio di ogni transazione che si attesta intorno ai 57 euro ciascuna rispetto al 60,5 euro registrati nel 2017».

A crescere a un ritmo elevato (+56%) sono i cosiddetti new digital payment, che arrivano a rappresentare un terzo del totale dei pagamenti digitali con carta per un totale di 80 miliardi di euro. «Questa crescita – aggiunge Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce –è trainata in particolare dalla componente di prossimità delle carte contactless e dei pagamenti in prossimità con lo smartphone (mobile proximity payment), crescita che stimiamo possa proseguire nei prossimi anni, superando nel 2021 i 125 miliardi di euro».

I pagamenti contactless

Le transazioni senza contatto da parte dei possessori di carte contactless sono state oltre un miliardo, per circa 47 miliardi di euro di transato complessivo. A ricoprire un ruolo fondamentale, oltre alla dimestichezza con questa tecnologia ormai acquisita da consumatori ed esercenti, è anche la crescita del numero di carte e pos abilitati: oltre 1 carta su 2 (60 milioni, +17%) a fine 2018 e più di 3 pos su 4 (1,7 milioni, +21%) sono contactless. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2021 potranno valere tra i 75 e i 100 miliardi di euro.

Lo scontrino medio delle transazioni “tap & go” è sceso nell’ultimo anno, passando dai 48 euro/transazione del 2017 ai 45 euro/transazione. La cifra è più bassa rispetto ai 57 euro di quelle tradizionali: il contactless sta quindi intercettando una quota delle micro-transazioni. Tuttavia, l’ampia distanza dalla soglia dei 25 euro (per cui non viene richiesto di inserire PIN o firma) conferma anche che chi ha l’abitudine a usarlo ormai lo utilizza indistintamente per importi micro o macro. 

Figura 1- I pagamenti di prossimità

fig 1 mobile payment.jpg

Fonte: School of Management del Politecnico di Milano “Osservatorio Mobile Payment & Commerce” 2019

I pagamenti da smartphone

I pagamenti presso i punti vendita attraverso il cellulare crescono in maniera esponenziale (+650%) e raggiungono i 530 milioni di euro transati nel 2018, con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate. Raddoppiano, inoltre, sia il numero di persone che l’hanno utilizzato (1 milione in totale a fine 2018) sia la spesa annuale media, che supera i 500 euro per persona.

Se verranno rispettate le attese, nel 2021 il valore potrebbe arrivare tra i 5 e i 10 miliardi di euro.

Il valore degli acquisti online di beni e servizi tramite sito mobile o app (mobile remote commerce) è cresciuto del 40% per un totale di 8,4 miliardi di euro: un valore pari al 31% del totale e-commerce, in crescita rispetto al 25% del 2017. Le punte di penetrazione del mobile si registrano nella vendita di prodotti (tra il 32% del food&grocery e il 45% dell’abbigliamento), mentre è minore nella vendita di servizi (tra il 9% delle assicurazioni e il 18% del turismo e trasporti).

Con queste premesse, l’Osservatorio stima che nei prossimi tre anni il mobile remote commerce potrà raggiungere un valore tra i 17 e i 20 miliardi di euro, con una penetrazione che sfiorerà il 50% del totale e-commerce. 

Il mercato del mobile remote payment(pagamenti con il cellulare di ricariche telefoniche, bollette, bollettini, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto, taxi, ecc.) raggiunge i 900 milioni di euro di transato con una crescita del 10%, confermando il rallentamento nell’incremento già mostrato nel 2017. È un mercato che si dimostra maturo, ma che potrà comunque aumentare nei prossimi anni sia nell’utilizzo da parte degli utenti sia nel numero di comuni in cui i servizi saranno attivi e fruibili.

Anche le transazioni da mobile pos (terminali collegati allo smartphone dell’esercente) registrano una crescita del 38% in valore per un totale di quasi 1,5 miliardi di euro, ma è significativo soprattutto il fatto che il numero di transazioni (100 transazioni annue per pos) e il valore di transato per pos (9.000 euro annui per pos) risultano, infatti, di un paio di ordini di grandezza minori rispetto ai pos tradizionali. Si stima che nel 2021 i pagamenti su mobile pos varranno tra 1,8 e 2,2 miliardi di euro.

La customer experience e il mobile wallet

Anche in Italia quello dei mobile wallet si dimostra un mercato con una buona maturità, che con l’ingresso di grandi player internazionali ha spinto al massimo l’acceleratore sull’ottimizzazione dell’esperienza di utilizzo nell’ottica di una customer centricity che metta al centro dell’esperienza lo stesso utente.

Nel 2019 si osserva anche una crescita significativa degli utenti di mobile wallet che lo utilizzano per il pagamento nel punto vendita (87,7% di chi utilizza applicazioni che lo supportano), che segna di fatto il sorpasso al primo posto rispetto al pagamento online (81%). «Il pagamento in negozio – afferma Fabrizio Andreose, client partner Banking & Insurance insights division Kantar, che ha svolto un’indagine sulla customer experience degli utenti di servizi mobile wallet – registra inoltre la frequenza di utilizzo più elevata, circa 1 volta alla settimana, mentre il pagamento online si attesta a circa 2 volte al mese. Gli utenti di mobile wallet si dichiarano mediamente molto soddisfatti: su una scala compresa tra 1 e 10, i nove mobile wallet utilizzati prendono voti che vanno da 8.2 a 9.3. Il 66% degli utenti assegna voti tra 9 e 10; più in generale per 8 mobile wallet su 9 gli utenti esprimono in maggioranza una valutazione di eccellenza».

Innovazioni alla porta

Ormai da qualche anno il mondo dei pagamenti consumer sta vivendo una profonda trasformazione. Se all’inizio si pensava che i pagamenti da smartphone potessero essere la conclusione di questo percorso di mutazione, oggi si prospettano ulteriori innovazioni che cambieranno il nostro modo di pagare.

Il primo livello di innovazione riguarda le piattaforme abilitanti, le soluzioni di back office su cui possono poggiare le innovazioni utilizzate dagli utenti. Al loro interno sono presenti direttrici di innovazione come:

  • Le open API e l’intelligenza artificiale, legate alle interfacce con sistemi esistenti.
  • L’instant payment correlato alla creazione di nuovi schemi interbancari.
  • La blockchain, per la creazione di nuove piattaforme in grado di semplificare gli scambi interbancari o l’intermediazione finanziaria.

Su questo substrato tecnologico si basa il secondo livello: i device, i dispositivi fisici che i consumatori possono utilizzare per effettuare pagamenti, e le interfacce. Le principali innovazioni in questo ambito sono:

  • Lo smartphone.
  • Gli smart objects.
  • Gli assistenti vocali.

Infine, nel terzo livello, ci sono le innovazioni di processo che impattano sulle fasi di acquisto, pagamento e autenticazione.

«Queste componenti più nuove e all’avanguardia spesso si alimentano vicendevolmente e – conclude Ivano Asaro, direttore Osservatorio Mobile Payment & Commerce – combinate e integrate tra loro, offrono evoluzioni sempre più disruptive per il settore. Le diverse combinazioni degli elementi presentati portano a migliorare e innovare ciò in cui si inserisce il servizio del pagamento, ovvero la customer experience complessiva del cliente. L’innovazione, infatti, ci sta traghettando verso un nuovo modo di pagare, ma più in generale di fare acquisti e di vivere la relazione con i retailer».