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07. Le dinamiche strutturali del bricolage

Il comparto del bricolage negli ultimi cinque anni ha registrato un trend positivo rispetto ai mercati Non Food con un tasso medio annuo di crescita dell'1% contro il -0,3%, raggiungendo con 11,4 mld euro una quota del 10,7% del totale mercato Non Food. Si tratta - spiega Samanta Correale, manager del Centro Studi Indicod-Ecr, di uno sviluppo del fatturato dovuto essenzialmente alle grandi superfici specializzate, che hanno incrementato nei cinque anni la loro quota dal 22,6% al 28,6%. Per quanto riguarda il peso e la dinamica dei canali in termini di numero di punti vendita, si registra un rallentamento generalizzato nelle aperture, soprattutto per il canale delle Gsa e delle Gss, se si considera il tasso di sviluppo 2010 vs 2009, rispetto al tasso medio degli ultimi 5 anni.

Considerando solo la struttura dell'offerta delle grandi superfici specializzate e prendendo come base di analisi 577 punti vendita (che rappresentano circa l’80% del mercato delle Gss del bricolage) vediamo come la staticità della dinamica di aperture e chiusure sul territorio italiano sia solo apparente: sia perché nelle quattro aree del paese le strategie di sviluppo della rete sono molto diverse sia perché ristrutturazioni, ampliamenti, razionalizzazione, omogeneizzazione rendono questo mercato molto dinamico. Alcuni esempi: l'integrazione della rete Castorama in Leroy Merlin e la nascita di nuovi consorzi come BricoLife e Consorzio italiano bricolage. Anche in questo comparto sono in corso revisioni assortimentali, riguardanti principalmente la decorazione casa, il petfood e il giardinaggio per ampliare il mercato e attrarre un consumatore più “generalista” rispetto al consumatore professionale/esperto di bricolage. Centrale per la relazione con questo consumatore sono la fornitura di servizi, idee e consigli attraverso Internet e attraverso programmi di fidelizzazione.

Quanto alla tipologia di punto vendita si assiste a una tendenza che varia a seconda delle aree geografiche analizzate; variazione dovuta alla differenziazione delle strategie dei gruppi che operano in dette aree e dalle caratteristiche commerciali delle stesse. Nel Nordest si consolidano i formati con meno pdv piccoli, nel Nordovest si va verso maggiori dimensione in qualsiasi formato, al centro scompare il "piccolissimo" (<1200 mq) e si consolida il "grandissimo" (>2500 mq), mentre al Sud il piccolo è sempre più piccolo e si consolida il "formato medio" (1200-2500 mq). Quanto alla location, le piccole metrature, forti soprattutto al Centro e al Sud sono localizzate nei piccoli agglomerati urbani con meno di 25 mila abitanti (64,2%), mentre le medie metrature sono presenti in maggioranza nei centri commerciali. Nell'ultimo anno, a fronte di un calo complessivo dello 0,8% dei punti vendita di bricolage, quelli presenti in un’agglomerazione urbana centrale sono cresciuti del 17,2%, a indicare un elemento di discontinuità con il passato e nuove indicazioni per il futuro.