Osservatorio economico di GS1 Italy | Indicod-Ecr
L’Osservatorio economico di GS1 Italy | Indicod-Ecr evidenzia attraverso le risposte dei suoi associati una seconda parte del 2012 all’insegna di un sentiment ancora nettamente negativo. continua
L’Osservatorio economico di GS1 Italy | Indicod-Ecr evidenzia attraverso le risposte dei suoi associati una seconda parte del 2012 all’insegna di un sentiment ancora nettamente negativo. continua
La straordinaria avanzata dei processi di digitalizzazione conduce spesso a sovrastimare l’impatto che le nuove tecnologie hanno sul Consumatore nel “breve periodo”, mentre ci portano spesso a sottostimarne l’impatto nel “lungo periodo”. continua
Entro il 2050 ci saranno 9 miliardi di abitanti sul pianeta. Saranno 3 milioni i nuovi consumatori della classe media nei prossimi 25 anni. In un contesto di consumi crescenti e di scarsità di materie prime la terra diventa una risorsa strategica. Quali le possibili risposte nello scenario internazionale e quali gli impatti sul sistema agroalimentare italiano ed europeo. continua
Il 3 luglio 2012 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 153, Supplemento Ordinario n° 136, la legge n° 92/2012, cosiddetta Riforma Fornero, contenente le disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita continua
Come ormai si registra da diverse edizioni dell’Osservatorio economico di GS1 Italy - Indicod-Ecr, il numero dei “commenti liberi” lasciati dai nostri rispondenti è cresciuto in maniera esponenziale. continua
Dopo mesi di numeri negativi, dai dati di luglio e agosto su fatturati e ordini è finalmente arrivata qualche buona notizia per l’economia. Ma è difficile che i gracili germogli di ripresa si trasformino in una ripresa duratura. L’economia mondiale che ha finora aiutato gli esportatori sta rallentando. Sul mercato interno pesa la stretta fiscale e sul paniere della spesa degli italiani pesa la mancanza delle liberalizzazioni. continua
Dal 2007 al 2011 il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è passato dal 24 al 32 %, con un ulteriore balzo al 39,3 % nel primo trimestre 2012. Nello stesso periodo è cresciuta anche la disoccupazione tra gli adulti, ma molto meno. La crisi è stata più pericolosa del solito per i più giovani, perché sono loro i principali utilizzatori dei contratti di lavoro temporaneo. In miglioramento la condizione delle donne. Particolarmente colpiti i giovani con livelli di istruzione bassi. Mentre il tasso di disoccupazione si è ridotto per i laureati. continua
Recuperare fiducia reciproca tra industria e distribuzione per rendere la partnership duratura in materia di linguaggio comune, di sistemi che facilitino il dialogo tra settori diversi, di standard comuni che mettano ordine nell’immenso panorama delle merci e che permettano lo scambio di informazioni facendo aumentare l’efficienza dell’intero ciclo produttore-distributore-consumatore. continua
“Siamo in piena sintonia con i ministri Passera e Catania quando affermano che l’aumento Iva va scongiurato. A fine 2012 avremo i consumi in calo del 2,5%, con l’inflazione al 3,1%. In queste condizioni l’innalzamento dell’imposta indebolirebbe ulteriormente la domanda, con effetti negativi anche sul gettito fiscale”. continua
La distribuzione francese dei prodotti non alimentari ha reagito all’impatto della crisi economica e dei numerosi mutamenti ambientali introducendo, negli ultimi due anni, dei cambiamenti in numerosi aspetti strategici, organizzativi e gestionali delle aziende continua
La gravità dell’attuale scenario macroeconomico italiano impone, prima ancora di un’analisi econometrica o di politica economica, la presa di coscienza delle dimensioni del problema. continua
Di quale sistema economico ci sarebbe bisogno per superare la crisi e, più in dettaglio, di quali scelte a livello d’Europa s’è parlato, il 10 maggio scorso a Milano, in occasione del convegno organizzato dall’università Bocconi e dal Corriere della Sera per la presentazione della terza ricerca del CReSV Bocconi dal titolo «Oltre il Pil: un nuovo concetto di valore. La sostenibilità dall’azienda al sistema paese». continua