consumi

03. Consumi e distribuzione commerciale

Nel mese di settembre si era registrato un primo segnale di ripresa del volume dei beni venduti al dettaglio (+1,2% rispetto al mese precedente), a cui è però seguita una nuova contrazione nel mese di ottobre (-0,8%). D’altra parte, la dinamica rimane lievemente positiva se confrontata con ottobre 2023 (+0,3%).

La variazione rimane però di segno negativo prendendo a riferimento i soli beni alimentari (-0,9%). Per quanto riguarda, invece, le altre tipologie di prodotti, si registrano andamenti positivi delle vendite di prodotti dell’informatica, farmaci e altri prodotti dedicati alla cura della persona. Risultano in crescita anche le vendite di elettrodomestici, in recupero dopo le contrazioni che erano state invece registrate nel corso degli anni passati. Rimane invece debole la dinamica delle vendite per le calzature e per alcuni prodotti dedicati al tempo libero, come libri e giornali e attrezzature sportive. La variazione è invece positiva per le vendite di beni di abbigliamento, che continuano però a rimanere su livelli piuttosto bassi.

I dati relativi all’andamento delle vendite nei diversi canali distributivi confermano invece le tendenze già osservata nei periodi passati: l’andamento delle vendite si mantiene più vivace nei formati della grande distribuzione, a fronte di una dinamica più debole degli acquisti nei piccoli negozi.

Le survey Istat presso le imprese del commercio hanno evidenziato segnali positivi nei dati più recenti. Il clima di fiducia delle imprese della distribuzione è infatti cresciuto nel corso degli ultimi mesi, sospinto principalmente dall’andamento positivo del saldo relativo ai giudizi e alle aspettative sulle vendite, segno che le imprese si attendono un rafforzamento della dinamica della spesa dei consumatori.

Infine, continua a mantenersi debole l’andamento delle nuove autovetture immatricolate: dopo la ripresa in seguito alla pandemia, che era dettata principalmente dall’evasione degli ordinativi rimasti arretrati, a partire dall’inizio di quest’anno la dinamica delle vendite di automobili è entrata in una nuova fase negativa. I dati più recenti mostrano che nei mesi autunnali del 2024 le immatricolazioni sono state del 10% inferiori rispetto all’autunno del 2023. Da un lato, incidono fattori di carattere congiunturale, come il livello elevato dei tassi di interesse, che scoraggia il ricorso al credito. Dall’altro, però, sono in atto anche mutamenti della domanda di tipo più strutturale, che si concretizzano in una minor propensione all’acquisto di auto rispetto al passato, sia a causa delle minori disponibilità economiche delle famiglie, ma anche per una componente demografica, legata il progressivo invecchiamento della popolazione.

Figura5_6_EconomiConsumatore_dic24.pngFigura 5 - Vendite al dettaglio / Figura 6 - Clima di fiducia imprese di commercio al dettaglioFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat ed Eurostat, dicembre 2024