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Alle soglie di un nuovo Rinascimento digitale

Del percorso virtuoso verso un futuro sostenibile a beneficio di consumatori, pazienti e aziende si è parlato nella General Assembly GS1, che ha riunito a Roma, per la prima volta in Italia, oltre 100 top manager da 116 paesi. Un’occasione per analizzare il ruolo dell'innovazione basata su dati di qualità e standard e il ruolo strategico che GS1 continuerà a ricoprire

Viviamo un’epoca di grandi trasformazioni, alimentate dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale (IA), in particolare, è destinata ad assumere un ruolo cruciale. Per affrontare le sfide del terzo millennio, aziende ed esperti di discipline diverse sono chiamati a dar vita a una grande alleanza globale, al fine di creare insieme un futuro improntato ai principi della sostenibilità. Per questo non è azzardato affermare che, guidati dall’innovazione, stiamo entrando in un nuovo Rinascimento digitale, fondato su dati di qualità e supportato dai codici a barre di GS1 di nuova generazione, su cui molte aziende stanno lavorando, anche in Italia, per introdurli a livello globale entro il 2027.

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Si respirava un’atmosfera di grande fermento alla General Assembly GS1, il summit dell’organizzazione no profit cui aderiscono oltre due milioni di aziende nel mondo, che ha riunito per la prima volta in Italia, a Roma, oltre 100 top manager da 116 paesi. Intitolato “The art of transforming tomorrow: a new Renaissance”, l’evento di apertura della seconda giornata curato da GS1 Italy è stato l’occasione per uno stimolante confronto su questi temi con filosofi, designer, retailer, produttori e solution provider. Numerosi e cruciali i temi sotto i riflettori: dalla qualità e dalla centralità dei dati alle applicazioni dell’IA, dalla rivoluzione digitale e sostenibile all’importanza delle soluzioni platform-based.

La sfida dell’innovazione

Introducendo i lavori, Mark Batenik, chairman di IGA, Inc. e chair del GS1 Management Board, ha ricordato «i 50 anni dall’adozione del codice a barre, durante i quali fiducia e collaborazione tra le imprese hanno generato un valore immenso. Oggi GS1 rinnova il suo impegno nell’accelerare l’innovazione digitale». Renaud de Barbuat, presidente e ceo di GS1 Global, ha sottolineato la natura non profit e quindi neutrale e pienamente collaborativa di GS1, «il cui ruolo resterà centrale negli scenari futuri». Francesco Del Porto, presidente di GS1 Italy, ha affermato che «la sfida dell’innovazione e dell’IA ci sta portando verso un nuovo Rinascimento, basato su dati, fiducia e visione». Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy, ha confermato che «siamo all’alba di una nuova era, dove la collaborazione uomo-macchina sta rimodellando il nostro mondo».

Secondo Cosimo Accoto, tech filosopher, research affiliate e fellow presso il MIT e adjunct professor presso Unimore il concetto di rinascimento è legato a quello di «terraforming, ovvero il tentativo di riprodurre in un altro pianeta le condizioni di abitabilità del nostro. In realtà, stiamo continuando a “terraformare” il nostro stesso pianeta, grazie alla rivoluzione tecnologica in atto. Un processo positivo, che tuttavia necessita di una mappa».

Vittorio Di Tomaso, managing director di Maize, ha parlato dell’impatto «innovativo e prorompente dell’IA e della sua capacità di rivoluzionare la catena distributiva, l’ecosistema informativo dei prodotti e la relazione con i consumatori. Nel Rinascimento digitale, il protagonista è quindi il dato, essenziale per il successo e per il funzionamento stesso di questa tecnologia». In effetti, la disponibilità e la condivisione di dati attendibili e di qualità sono necessarie anche per la rendicontazione delle emissioni richiesta dalle nuove normative sugli obiettivi ESG, come ha evidenziato l’economista Enrico Giovannini, full professor all’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico di ASviS.

Dal canto suo, Daniele Trabucchi, ricercatore senior e direttore scientifico del platform thinking hub del Politecnico di Milano, ha spiegato l’importanza dell’uso di meccanismi platform-based per abilitare la trasformazione digitale del business. «Una leva ancora poco usata: il 92% delle 500 imprese dell’indice S&P 500 (Standard & Poor 500 è il più importante indice azionario statunitense, ndr) ha sviluppato almeno un’iniziativa relativa a una piattaforma, ma solo il 30% di loro ne sta implementando una vera». Jacopo Perfetti, esperto di IA generativa e co-founder di PromptDesign.it, ha parlato di una rivoluzione che dev’essere anche umanistica, in grado di elevare le abilità e le qualità che ci rendono umani ha offerto alla platea la demo di una sperimentazione in cui l’intelligenza artificiale generativa permette al consumatore di dialogare con un prodotto di largo consumo, un esempio di come la creatività umana e la tecnologia possono creare esperienze di interazione uniche e personalizzate con le persone.

La qualità dei dati

Le più recenti e innovative applicazioni degli standard globali GS1 e delle soluzioni GS1 Italy in Italia, raccontate dai protagonisti, confermano la centralità del dato. Vania Annigoni, senior manager logistic competence center di Barilla, si è soffermata sul sistema di logistica predittiva a cui sta lavorando il gruppo per integrare l’IA nei processi aziendali. Michele Benedetti, chief technology officer di Datalogic, ha descritto il progetto per il riconoscimento del prodotto alla barriera cassa realizzato utilizzando ONE e Immagino, due soluzioni di GS1 Italy Servizi. Maura Latini, presidente di Coop Italia e vicepresidente di GS1 Italy, ha ricordato in un videomessaggio una delle primissime sperimentazioni in Italia del GS1 Digital Link, lo standard che collega in modo univoco il prodotto fisico con il suo gemello digitale, applicando sulle etichette dei vini Coop Italia il QR code standard GS1.

E il futuro? Bruno Aceto e Silvia Bagliani, vp & managing director di Mondelēz Italia e vicepresidente GS1 Italy hanno presentato le tappe strategiche nell'agenda di GS1 Italy, illustrando il ruolo che gli standard GS1 possono svolgere nell’accelerare la digitalizzazione del settore e il suo percorso verso la sostenibilità. Basti pensare alla transizione, in corso, ai codici a barre di nuova generazione, i QR code standard GS1, destinati a rivoluzionare il largo consumo in Italia e nel mondo.

Il made in Italy di oggi e di domani

L’Italia è uno straordinario “incubatore” di realtà imprenditoriali che hanno mostrato la capacità di vivificare la creatività e l’artigianalità grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dal digitale. GS1 Italy ha dato voce ad alcuni protagonisti del made in Italy, in un video introdotto da Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e direttore di Fondazione Pirelli.

Enrica Arena, ceo di Orange Fiber, ha tratteggiato l’approccio di economia circolare della start-up che produce materiali tessili per la moda e l’arredo casa a partire dai sottoprodotti della produzione dei succhi di agrumi. Francesco Mutti, ceo di Mutti, ha ripercorso il contributo di innovazione che l’azienda ha portato nelle conserve e ha sottolineato il suo commitment sulla sostenibilità della filiera del pomodoro, comunicato anche grazie all’inserimento sui prodotti del GS1 Digital Link. Infine, Bernardino Sani, ceo della cantina Argianodi Montalcino, ha illustrato le etichette “parlanti” di Brindo, la soluzione di GS1 Italy Servizi basata sul QR code standard GS1 - che contiene un GS1 Digital Link - con cui l’azienda permette al consumatore di risalire sino al vigneto da cui proviene il vino delle sue bottiglie.

Per rivivere l’evento o scaricare i materiali presentati visita la pagina dedicata

A cura di Leonardo Rastelli