01. Un pericoloso nuovo mondo

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Quali sono gli effetti dell’eccezionale cambiamento dello scenario economico e sociale indotto da pandemia, crisi climatica, guerra e inflazione sulla vita quotidiana degli italiani? Le risposte sono contenute nel Rapporto Coop 2022 redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione scientifica di Nomisma, il supporto di Nielsen e il contributo di istituti di ricerca e organizzazioni, tra cui GS1 Italy con il suo  Osservatorio Immagino.

«Lo scenario delineato nel Rapporto 2022 ci restituisce l’immagine di un’Italia chiamata a affrontare sfide molto impegnative e che prendono il via da fattori economici e sociali assolutamente inusuali», sottolinea Marco Pedroni presidente di Coop Italia e di Ancc-Coop. «Dopo trent’anni è tornato il carovita con un’inflazione alta che non si vedeva dagli anni Ottanta; per molti consumatori e molte imprese è una situazione del tutto sconosciuta».

Secondo il Rapporto Coop si profila all’orizzonte un pericoloso nuovo mondo in cui la democrazia è sempre più a rischio (il 40% del Pil globale arriva da paesi non liberi), cresce la povertà alimentare, il commercio internazionale decresce e l’emergenza climatica è oramai drammatica quotidianità. Già la pandemia aveva provocato inevitabili cambiamenti e aveva aperto la strada a una nuova epoca di scarsità, ma l’invasione della Russia nei territori ucraini ha creato un effetto recessivo immediato sull’economia mondiale. Il Pil globale sconta un ribasso dal +5,7% del 2021 al +2,9% previsionale del 2022 e per l’Italia, le previsioni di crescita del Pil si attestano al +3,2% per il 2022 e al +1,3% per il 2023. Ma in un possibile e verosimile scenario avverso Banca d’Italia non esclude il ritorno a un Pil in negativo nel 2023 (-2%).

La doppia dipendenza dell’Europa dall’area del conflitto (il gas dalla Russia e le commoditie alimentari da Ucraina e Russia) ha fatto impennare l’inflazione. In Italia il dato a doppia cifra del +7,8% nel 2022 ci fa ritornare indietro di 40 anni (era al +9,2% nel 1985) e da allora a oggi mai aveva toccato tale picco; per alcuni segmenti di consumo la macchina del tempo dei rincari segna date ancora più lontane. Così l’incremento dei prezzi per le spese di abitazione e utenze torna ai livelli del 1980 o per i trasporti si ritorna indietro fino al 1984. La perdita media del potere d’acquisto delle famiglie stimata per il 2022 è di 2.300 euro, tanto peggio se si vive da soli.

Fig1_ RapportoCoop22.jpgFigura 1 – Effetto inflazione sul potere d’acquistoFonte: Rapporto Coop 2022

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