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Non Food, verso una profonda trasformazione

Tutti i formati distributivi devono ripensare alla struttura dell'offerta: il futuro è nella integrazione multicanale

Arrivato alla sua 11° edizione, l’Osservatorio Non Food ha come obiettivo il monitoraggio del ruolo della distribuzione moderna nei principali comparti merceologici non alimentari - elettronica di consumo, abbigliamento e calzature, articoli per lo sport, tessile, profumeria automedicazione, bricolage, ottica, cancelleria, casalinghi, giocattoli, arredamento, edutainment (libri non scolastici, homevideo, videogiochi, supporti musicali) – evidenziandone l’andamento. Per quanto riguarda i primi sei comparti, si è fatto riferimento ai dati di mercato forniti direttamente da specifici Information Provider, completando l’informazione fornita qualora necessario. Per tutti gli altri comparti si è provveduto a stimare la dimensione dei mercati e dei canali di vendita sulla base di diverse fonti istituzionali e private. I dati fanno riferimento al 2011 e 2012 e si intendono validi alla luce di quanto è conosciuto al 31 maggio 2013.

Una difficoltà generale

Presentati da Marco Cuppini (research & communication director GS1 Italy | Indicod-Ecr), i numeri purtroppo testimoniano la difficoltà degli esercizi al dettaglio. Infatti al 31 dicembre 2012 (rilevazioni del Ministero dello Sviluppo Economico) in Italia si contavano circa 975mila esercizi al dettaglio (-0,3% rispetto al 2011), dei quali circa 766mila in sede fissa (-1,2%) e quasi 179mila ambulanti (+2,1%). In crescita le forme di distribuzione alternativa (oltre le 28mila unità, circa 2.000 in più rispetto al 2011), così come l’e-commerce. Male anche il canale degli iper, che ha subito nell’ultimo quinquennio un calo delle vendite del 20%, a causa della migrazione degli acquisti verso le Grandi Superfici Specializzate e, soprattutto, delle mancate - o rimandate - vendite da parte dei clienti, che, come ha ricordato Gianmaria Marzoli, vice president retail Iri, ora risparmiano anche sul food, cercano le promozioni e le private label, non disdegnano i discount e sono ‘nomadi’ negli acquisiti.

L’andamento negativo dei consumi non food

Nel 2012 la sofferenza dei consumi ha raggiunto livelli senza precedenti, evidenziando l’aggravamento della situazione economica di molte famiglie, oltre al deterioramento del potere d’acquisto e all’erosione del clima di fiducia. Il totale dei consumi delle famiglie, a valori correnti, ha subìto infatti una contrazione dell’1,4%; percentuale che supera il 4 se si prendono in analisi i valori reali (che non considerano gli effetti della variazione dei prezzi). I consumi non alimentari hanno registrato una flessione a valori correnti che sfiora il 9% (quasi doppia rispetto a quella del comparto grocery). I comparti monitorati dall’Osservatorio Non Food nel loro complesso hanno raggiunto nel 2012 un valore totale di 101 miliardi di euro, segnando una flessione del 5,5%, più che doppia rispetto a quella dell’anno precedente, che era stata del 2,4%. Tutti i comparti Non Food hanno registrato un rallentamento nelle vendite, anche quelli che fino all’anno precedente avevano mantenuto un certo dinamismo. Unico in controtendenza quello dell’elettronica di consumo che, pur mantenendo saldo negativo (-3,6%), ha dimezzato il calo rispetto all’anno precedente. A questo proposito Luca Zanderighi, partner TradeLab, ha sottolineato che il futuro dei consumi non alimentari dovrà considerare il cambiamento delle tipologie familiari - sempre più piccole e frammentate - e generazionali con una conseguente diversità di comportamento nell’acquisto e nell’utilizzo della tecnologia.

Durante la tavola rotonda finale, i cinque protagonisti – Pierluigi Bernasconi (Mercatone Uno), Francesca R. Gianesin (The Walt. Disney Co.), Marcello Laurenzio (Liabel), Massimo Romeo (Auchan) e Roberta Viviani (Coop Italia) - moderati da Luigi Rubinelli, hanno parlato del presente e del futuro delle insegne e delle aziende di cui erano portavoce.

Le presentazioni sono state oggetto di un vivace scambio di idee su Twitter che ha visto come protagonisti i partecipanti al convegno, raccolte nel Tweet Book #NonFoodGS1.

Icon #NonFood Tweet Book (1,0 MB)

Vi ricordiamo che il rapporto completo dell’Osservatorio Non Food, comprensivo dei contenuti presentati ieri, è acquistabile sul sito di GS1 Italy | Indicod-Ecr.

A cura di Barbara Tomasi


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