Ecr: forme nuove di collaborazione nella supply chain
Prassi da tempo consolidate rischiano di non essere più adeguate a rispondere efficacemente alle sfide. Per questo Ecr si appresta a guidare il settore del largo consumo, che negli anni è stato capace di trasformarsi profondamente, alla ricerca di soluzioni più efficienti, verso un ulteriore passo avanti.
L'approccio collaborativo alla logistica, segno distintivo di questa filiera, deve essere ulteriormente rilanciato agendo su una ricerca di efficienza che tenga in considerazione la performance della filiera nel suo complesso sia dal punto di vista del servizio che dal punto di vista dei costi generati, prevedendo un orizzonte di analisi che non isoli la funzione logistica dal resto del ciclo Ordine-Consegna, costringendola alla sola gestione ex-post delle condizioni che, dalle strategie di gestione, organizzazione e tempificazione degli ordini, danno origine a forme nuove e diverse di collaborazione fra aziende di produzione e distribuzione.
Il potenziale di recupero sul fronte della saturazione dei mezzi, e quindi sulla riduzione dei chilometri percorsi e delle emissioni di CO2 è estremamente rilevante. Recuperare efficienza su questo fronte vuol dire sottoporre pragmaticamente ad analisi alcune pratiche commerciali consolidate. Queste, oggi molto focalizzate sul tema della riduzione dello stock e sull'efficienza operativa di alcuni anelli delle filiera, inducono inefficienze che non sempre risultano palesi.
La logistica del settore ha dimostrato di saper rispondere ad una crescente domanda di flessibilità confrontandosi con drop size sempre più ridotti, ampie oscillazioni dei flussi nel tempo, preallestimenti e customizzazioni di varia natura. Oggi, in un contesto anche macro economico completamente nuovo, tutte queste pratiche devono essere rivalutate, con il conforto di una oggettiva e trasparente valutazione dei costi che generano per la filiera.
Le stesse scelte assortimentali comportano, in tutta evidenza, effetti rilevanti su tutta la filiera distributiva. L’obiettivo di portare valore al consumatore finale, obiettivo primario per le aziende del largo consumo, si deve confrontare oggi con elementi di contesto nuovi e nuove sensibilità del consumatore stesso (sostenibilità, riduzione delle emissioni)
È importante che un momento di riflessione sia dedicato al controllo dei costi logistici, e di conseguenza alla loro efficace gestione. In una situazione in cui sfugge la reale correlazione fra attività logistiche e relativi costi generati risulta complessa una razionale valutazione di alcune pratiche commerciali che spesso sopravvivono pur nel dubbio di generare costi superiori ai reali benefici.
La tradizione di questa filiera, da anni impegnata in tavoli basati sul confronto aperto, permette oggi di guardare a forme nuove di collaborazione; alcune forme di condivisione dei servizi di trasporto e di magazzino hanno dimostrato la loro efficacia e devono oggi essere messe "a sistema" approfondendo e diffondendo modelli best practice ed esperienze.
A cura di Giuseppe Luscia