L'identificazione di singoli tag RFId molto ravvicinati risulta affidabile
Lo European EPC Competence Center (EECC) - il laboratorio fondato da GS1 Germany, Deutsche Post World Net, Karstadt Warenhaus e dal Gruppo METRO, che è stato il primo in Europa ad essere accreditato da EPCglobal come “EPCglobal Performance Test Center” – pubblica dal 2007 lo studio “UHF Tag Performance Survey (UTPS)”, che si è affermato quale standard di riferimento globale per la misurazione delle prestazioni dei transponder.
La nuova edizione 2010, testa le prestazioni dei transponder della generazione attuale e offre alle società intenzionate ad utilizzare l’identificazione in radiofrequenza (RFId), informazioni dettagliate in merito all’adeguatezza di ogni singola tipologia di transponder per svariate applicazioni.
Se il volume globale delle vendite di transponder può essere ritenuto indicativo, allora l’utilizzo dell’RFId sembra in ascesa per i libri e i tessuti. Soprattutto in questi campi di applicazione, la stretta prossimità fisica dei transponder crea problemi di interferenza e leggibilità. Il nuovo studio condotto dall’EECC permette ora di stimare l’incidenza di quest’effetto sui diversi tipi di transponder.
Oltre ad offrire una distanza di lettura in gruppo potenziata (bulk read range) in presenza di tag molto vicini fra loro, la scelta del transponder ottimale per una determinata applicazione rende anche possibile, in alcuni casi, il tracciamento individuale del prodotto (carton-o item-level tagging). Riuscire a restringere la rosa dei tag idonei a una specifica applicazione può fare una notevole differenza nel momento in cui ci si rivolge ai fornitori di tag per un preventivo.
L’edizione 2010 dello studio UTPS esamina le prestazioni degli attuali transponder con un livello di approfondimento senza precedenti. L’inclusione di nuove tipologie di chip contribuisce ulteriormente al valore dell’indagine, la cui pubblicazione è stata appositamente ritardata nell’attesa che anche i nuovissimi Impinj Monza 4 e NXP G2iL fossero disponibili per il test. Come previsto, i due chip di nuova generazione hanno evidenziato un sostanziale miglioramento rispetto ai chip esistenti, offrendo una sensibilità notevolmente superiore e un ampio ventaglio di innovative funzioni.
Nel frattempo, si discutono gli attuali sviluppi nel mercato globale dei transponder, con una particolare attenzione per il comparto asiatico.
53 transponder RFId normali e 26 “on-metal” sono stati messi alla prova nell’ambito di test sempre più articolati. Per riuscire nell’impresa, è stato necessario sviluppare protocolli di verifica validi su scala mondiale e suddivisi in ben 70 test relativi a 40 parametri diversi per ciascun transponder, condotti in maniera totalmente automatizzata, per eliminare la necessità di intervento manuale e il conseguente rischio di risultati falsati, garantendo, per contro, il livello di attendibilità e riproducibilità che contraddistingue i test UTPS.
I test relativi al livello di leggibilità in gruppo di tag strettamente ravvicinati hanno richiesto l’esecuzione di oltre tremila misurazioni individuali. Come già in precedenti edizioni dello studio UTPS, i test riguardanti la distanza di lettura hanno considerato anche la dispersione di determinati lotti e sono stati condotti tenendo conto dell’orientamento rispetto al lettore.
Fin dalla sua pubblicazione iniziale nel 2007, lo studio UTPS si è affermato come standard di riferimento per gli utilizzatori della tecnologia RFId. Nel 2008, l’EECC ha introdotto un nuovissimo modello di simulazione che permette di determinare con precisione la distanza di lettura di un transponder in funzione del materiale su cui è applicato. A partire dal 2009, poi, sono stati inclusi nell’ambito di indagine anche i tag on-metal. La riproducibilità dei metodi di prova EECC consente il raffronto dei risultati fra tag di diversa generazione e a distanza di svariati anni.
«Con questo quarto aggiornamento dell’indagine UTPS, l’EECC ha posato l’ennesima pietra miliare nel processo di caratterizzazione ottimale dei transponder UHF, confermando lo studio come la più illustre analisi tecnica del mercato globale dei transponder», ha commentato il dott. Gerd Wolfram, direttore della divisione informatica di Metro AG, azienda leader nel settore tecnologico.
Essendo particolarmente articolata, la quarta edizione dello studio è stata suddivisa in due sezioni. I metodi di test utilizzati sono illustrati nella sezione “Tutorial”, mentre il paragrafo “Results” documenta nel dettaglio gli esiti dei test, con l’ausilio di diagrammi e prove comparative. È possibile richiedere il nuovo studio UTPS, come ordine singolo o nell’ambito di un abbonamento quinquennale a prezzo speciale, tramite l’homepage EECC.
- Foto 1: Nuova apparecchiatura automatizzata per la misurazione dell’effetto PPE (Proximity Performance Effect)
- Foto 2: paragrafo 1 dello studio UTPS: Tutorial
- Foto 3: paragrafo 2 dello studio UTPS: Results
- Diagramma 1: riduzione della distanza di lettura in gruppo di un transponder: la miglior distanza di lettura massima del tag e la peggior distanza di lettura minima, a frequenze applicabili in diverse regioni del mondo
Per informazioni:
E-Mail: vonbonin@eecc.info
http://www.eecc.info