Creare valore attraverso la sincronizzazione dei dati
Durante la conferenza dal titolo “Data quality and data synchronisation equals business value” che si è tenuta lo scorso 9 maggio, è stato più volte sottolineato come la qualità dei dati non coinvolga esclusivamente numeri, descrizioni, contenuti, dimensioni e pesi, ma anche tutti i processi che possono rendere disponibili i dati in modo completo e in tempo reale.
Ottenere un alto livello di accuratezza di tali dati di base è molto difficile, così com’è difficile raggiungere un allineamento globale. Grazie a mezzi come il Data quality framework e il Global data syncronisation network possono essere migliorati gli errori tipici commessi sulla base di dati inesatti.
Attraverso il Gdsn vengono, ad esempio, sincronizzati i dati tra Procter&Gamble e Ahold, partner ora anche in un progetto GS1 di price synchronisation. «Abbiamo aderito alcuni anni fa alla sincronizzazione dei dati e con il Gdsn siamo presenti in nove differenti Paesi», ha affermato Milan Turk di Procter & Gamble.
I progetti per il futuro riguarderanno quindi la sincronizzazione di tutti i dati, da quelli base del prodotto fino al prezzo, in modo da eliminare in modo definitivo i rallentamenti. P&G continuerà a collaborare per l’implementazione e a supportare il progetto nelle fasi successive.
«Ahold è impegnato a collaborare con l’industria e i fornitori per un miglioramento della qualità dei dati e incoraggiare nuovi partner a unirsi in questo sforzo, dai quali si ottengono comunque dei risultati», ha commentato Ruud van der Pluijm di Royal Ahold.
Ora Ahold può accettare tutti i dati scambiati con la soluzione Gdsn e può aggiornare tutti i dati interni nel momento in cui riceve nuove informazioni sui prodotti già esistenti. Il processo comunque non è stato semplice e nemmeno veloce. Implementare questa soluzione è un’attività combinata di gruppo, si ha bisogno di informazioni da diverse fonti e per questo Gdsn è sinonimo di collaborazione.
Altro esempio di fruttuosa collaborazione è quello tra Carrefour e Georgia Pacific che in un anno e mezzo circa, da marzo 2005 a settembre 2006, hanno fatto in modo che il loro flusso di dati si basasse esclusivamente su sistemi sincronizzati in modo automatico.
Jean Lecomte di Carrefour e Martine Desvignes di Georgia Pacific hanno spiegato come, prima del Gdsn, venivano utilizzati format differenti dai fornitori sia perché appartenenti a Paesi che a settori diversi. Spesso si verificavano quindi incoerenze nei dati che dovevano essere elaborati manualmente.
Con Gdsn esiste un unico modello standard, con un unico format, un’integrazione automatica e una volta che il dato viene pubblicato, viene distribuito a tutti. Cambia quindi il modo di condivisione dei dati e i vantaggi si vedono nel corso dell’intero processo.
Tra i benefici figurano la possibilità di acquisire maggiori informazioni sul prodotto e sulla sua disponibilità, favorendo quindi una più veloce presenza sullo scaffale e riducendo costi di gestione dei dati. Non essendoci infatti un’immissione di tipo manuale ci sono anche meno errori. Non solo. Il sistema è inoltre in grado di intercettare l’errore, avvertire e permettere un’immediata correzione.
Tra i fattori chiave di successo è stata segnalata una buona sponsorship interna, perché il progetto è lungo e tocca diversi settori, e l’eliminazione di tutto quello che è cartaceo.
Il Gdsn, quindi, funziona e la prossima fase molto probabilmente potrebbe inglobare anche le piccole e medie imprese. È importante utilizzare lo stesso standard, vale a dire un unico modello globale di dati, lo stesso linguaggio, identiche regole di identificazione e di misurazione.
Da febbraio 2004 anche Metro e Nestlé hanno deciso di intraprendere la strada della sincronizzazione dei dati. Saliha Barlatey di Nestlé e Silvester Macho di Metro Group hanno raccontato la loro esperienza nel corso della conferenza. Punto di partenza per questa collaborazione è stata la ricerca di soluzioni standard e di qualità, elementi considerati di primaria importanza.
Metro ha ribadito come, quando esistono diversi canali per comunicare i dati, diventa necessaria un’unica strategia che permetta una gestione più efficiente ed elimini rallentamenti e costi elevati.
Metro e Nestlé vogliono ora estendere l’implementazione di queste soluzioni in altri Paesi e confermare il proprio impegno alla diffusione del Gdsn.