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È nei primi prezzi il segreto della crescita delle private label

È quanto emerge da un’analisi di AC Nielsen basata sulla nuova segmentazione delle private label che fotografa i recenti sviluppi realizzati dalle aziende della distribuzione sui prodotti controllati.
Una crescita del 21% nel 2005 per le marche commerciali di “primo prezzo” testimonia l’interesse dei consumatori per prodotti con prezzi bassi e l’investimento di alcune catene della distribuzione su linee di marchi propri in grado di garantire una valida alternativa all’offerta degli hard discount. Il segmento dei primi prezzi ha raggiunto una quota superiore al 5% del giro d’affari complessivo delle private label del canale moderno.
Nel comparto dei prodotti freschi a libero servizio il fenomeno assume la consistenza maggiore, con un’incidenza sull’insieme dei prodotti a marchio privato pari a circa il 7% del giro d’affari e punte superiori al 20% per categorie quali, ad esempio, mozzarelle e ricotte a peso imposto.
Gli investimenti realizzati dalle catene della distribuzione moderna sulle marche commerciali trovano un’ulteriore conferma nella crescita realizzata dai prodotti di alta gamma, che nel 2005 sviluppano un tasso del 5%, dato significativo se valutato alla luce del contesto non particolarmente positivo per il largo consumo confezionato. Il food confezionato è l’area in cui si registra la maggiore incidenza dei prodotti “premium”, con un peso del fatturato superiore al 5%.