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Sostenibilità Largo consumo

Packaging sostenibile, un driver per il largo consumo

Condiziona le scelte d’acquisto, ma i consumatori non vogliono pagare costi aggiuntivi. Tutti i dati dell’ultimo Osservatorio Nomisma

Packaging riciclabile

La sostenibilità, insieme al benessere e alla convenienza, si conferma uno dei driver trainanti del largo consumo confezionato anche nel 2025 e il packaging rappresenta un elemento sentinella: il 46% dei responsabili d’acquisto lo considera la principale caratteristica che un prodotto alimentare deve possedere per essere riconosciuto come sostenibile, seguita dalla provenienza locale (43%) e dalle basse emissioni di CO2 (42%). I consumatori considerano un packaging sostenibile quando completamente riciclabile (51%), senza overpackaging (43%), costituito da materie prime derivanti da fonti rinnovabili (40%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (35%). I dati, rilevati dall’Osservatorio Packaging nel largo consumo 2025 di Nomisma, presentato nel convegno “Il Packaging nelle scelte di retailer e consumatori” a Marca by Bolognafiere, ci dicono inoltre che la sostenibilità del packaging condiziona la scelta verso un determinato prodotto alimentare di più di un italiano su cinque, condizionamento che supera il 70% quando si tratta di prodotti healthy o sostenibili per i quali la vendita in confezioni eco-friendly viene vista come elemento di coerenza con il contenuto.

Anche i retailer hanno compreso l'importanza di offrire prodotti con packaging sostenibile, sia per rispondere alle esigenze dei consumatori e rafforzare l'immagine dell’insegna sia per ottemperare alle normative, tuttavia, l'implementazione di pratiche più sostenibili è ostacolata da diversi fattori, tra cui i costi elevati delle materie prime, l'incertezza normativa e la difficoltà nel reperire materiali eco-compatibili. Seppur attenti al packaging infatti i consumatori non vogliono pagare un surplus per il packaging green.

La percezione che il consumatore ha del packaging come fattore rilevante della sostenibilità del prodotto alimentare è confermata anche dagli studi LCA (Life cycle assessment) dei prodotti stessi.

Nel progetto “Sostenibilità nelle categorie di prodotto”, realizzato da GS1 Italy in ambito ECR Italia e presentato al convegno di Nomisma da Carolina Gomez, ECR project manager GS1 Italy, dall’analisi dell’impatto ambientale dei prodotti food e non food più rappresentativi di 29 categorie merceologiche del largo consumo emerge come il packaging possa raggiungere una rilevanza significativa sull’impatto complessivo del prodotto nel suo intero ciclo di vita che varia dal 10 al 50%.

«Negli ultimi anni, l'attenzione verso il settore degli imballaggi è aumentata notevolmentealimentata sia dalle politiche europee sia da una crescente sensibilità da parte dei consumatori. Questo cambiamento ha spinto le aziende del settore del largo consumo a progettare e a sviluppare interventi di miglioramento con un focus particolare sull'incremento della quota di materiale riciclato utilizzato negli imballaggi. Oltre a questa prima misura, sono emerse altre pratiche innovative, come il riutilizzo, la dematerializzazione e la gestione attenta del fine vita degli imballaggi, tutte finalizzate alla riduzione dell'impatto ambientale dei prodotti lungo l’intero ciclo di vita». Carolina Gomez, ECR project manager GS1 Italy

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