03. Consumi e distribuzione commerciale
Come anticipato, i dati più recenti relativi alle vendite al dettaglio evidenziano dei primi accenni di ripresa. In particolare, nel mese di luglio il volume delle vendite è aumentato dello 0,2% rispetto al secondo trimestre dell’anno, anche se l’indicatore resta comunque in contrazione se confrontato con il luglio dello scorso anno (-0,5%). La crescita è stata più vivace per i soli prodotti alimentari (+0,4%), anche se in questo caso il gap con le vendite dell’anno precedente resta più consistente (-1,1%).
Per le altre principali categorie merceologiche, risulta in forte crescita il volume delle vendite di computer e apparecchi di telecomunicazione, e sono in ripresa le vendite di elettrodomestici, dopo pesanti contrazioni registrate nei due anni precedenti. Prosegue l’andamento positivo delle vendite di prodotti farmaceutici e prodotti dedicati alla cura della persona, mentre registrano ancora contrazioni le vendite di prodotti di abbigliamento e di calzature, e di alcune categorie di prodotti legati al tempo libero, come libri, articoli sportivi e giocattoli.
L’analisi dei dati di vendita per i diversi formati evidenziano performance ancora negative nelle vendite presso i piccoli negozi, e andamenti che restano positivi nei comparti della grande distribuzione, principalmente nel formato discount. D’altra parte, anche in quest’ultimo caso la dinamica del valore delle vendite, seppur positiva, appare in rallentamento rispetto alla crescita osservata dei trimestri precedenti: ciò si deve sia all’andamento ancora debole dei volumi venduti, sia al rientro della dinamica dei prezzi. Restano ancora in forte crescita le vendite tramite il canale dell’e-commerce.
Le survey congiunturali presso le imprese del commercio non evidenziano ancora segnali di ripresa nel mood dei distributori, ormai in flessione dall’inizio dello scorso anno. Segnali positivi emergono invece dal saldo relativo alle attese delle imprese sui prezzi di vendita, che sembrano ormai essersi stabilizzate da diversi mesi, e sono quindi coerenti con un proseguimento del rientro dell’inflazione al consumo nei prossimi mesi.
Infine, i dati relativi alle immatricolazioni di automobili mostrano che, dopo una ripresa nel corso del 2022 e 2023, legata principalmente allo smaltimento degli ordinativi rimasti arretrati a causa dei problemi di approvvigionamenti emersi a seguito della pandemia, è iniziata una nuova fase di frenata, proseguita anche nei dati più recenti. In particolare, nei mesi di luglio e agosto le nuove immatricolazioni in Italia sono state quasi 194mila, in contrazione del 2,5% rispetto agli stessi mesi del 2023. Le vendite di auto si posizionano quindi ancora molto al di sotto dei livelli precedenti la pandemia. Da una parte il rientro dei tassi di interesse nel corso dei prossimi mesi potrebbe favorire una ripresa nel commercio di autovetture, nella misura in cui renderà meno onerose le condizioni di accesso ai prestiti, ma dall’altra rimane l’incertezza legata a fattori di carattere più strutturale, come la transizione verso l’auto elettrica e i cambiamenti nelle abitudini delle famiglie.
Figura 5 - Clima di fiducia imprese di commercio al dettaglio / Figura 6 - Automobili immatricolateFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat ed Eurostat, settembre 2024