Logistica e sostenibilità un connubio che funziona
La community di ECR Italia si confronta e collabora sui temi di logistica e sostenibilità. I racconti di Valeria Franchella e Luca Zanzottera per “50 volte il primo barcode”
Il luogo in cui le aziende collaborano per generare valore: il racconto di Valeria Franchella
Sono entrata in ECR Italia per seguire il progetto della mappatura dei flussi logistici del largo consumo in Italia. Memore dell’approccio universitario, mi era molto chiara l’idea di comprendere com’è fatto un processo (anzi, nel caso specifico, come era fatta una filiera) per poi identificare eventuali spazi di miglioramento. Non immaginavo però che tutto questo fosse fatto con la collaborazione delle maggiori aziende del largo consumo, pronte a confrontarsi e a lavorare insieme per migliorare.
Collaborare per creare valore è sempre stato un concetto in cui ho creduto. Da lì in avanti, è diventato anche il cuore del mio lavoro.
Negli anni, grazie al nostro lavoro, abbiamo accompagnato la logistica del largo consumo nel corso della sua evoluzione, supportandola attraverso quello che potremmo chiamare un laboratorio di soluzioni condivise. Il confronto con le aziende rimane fondamentale: ascoltare, analizzare, facilitare la relazione per identificare nuove soluzioni da testare insieme e implementare.
I lavori sul processo di riordino ottimo per la filiera e le metodologie sviluppate, per esempio, mi hanno permesso di approfondire le dinamiche tra la funzione logistica e quella commerciale, dove la collaborazione sulle due dimensioni, di filiera e tra funzioni diverse dell’azienda, è in grado di generare risparmi importanti sia in termini di costi che di emissioni: un duplice beneficio guidato molto dai logistici, che ottimizzando processi e risorse generano spesso un impatto positivo anche dal punto di vista climatico.
L’evoluzione è stata infatti naturale: la funzione logistica poteva essere protagonista e proattiva sul tema della sostenibilità. Gli obiettivi di riduzione delle emissioni sono diventati un driver importante per i progetti ECR di ottimizzazione in ambito supply chain. Da questa considerazione sono nati Ecologistico2 - il tool di simulazione che abbiamo sviluppato per comprendere e misurare l’impatto climatico della logistica e identificare azioni per migliorarlo - e il progetto Intermodability®, finalizzato a trasportare le merci del largo consumo su rotaia grazie alla collaborazione verticale e orizzontale tra le aziende e un confronto aperto con il sistema ferroviario. Due nuove opportunità quindi: da un lato iniziare a occuparmi anche di sostenibilità ambientale e dall’altro scoprire e collaborare con un settore, quello ferroviario, fino ad allora lontano da GS1 Italy.
Un altro notevole risultato di questa collaborazione è stato il progetto per lo sviluppo dell’Albero delle soluzioni per la business continuity, che ha mostrato la capacità di reazione delle imprese del largo consumo in un periodo estremamente complesso quale quello della pandemia da Covid-19. Ricordo il desiderio dei manager di restare connessi, di cooperare, di imparare gli uni dagli altri e ricordo la volontà di mettere a fattor comune un importante patrimonio di lezioni apprese per permettere a tutto il sistema di superare il momento di crisi e affrontare i rischi futuri. La logistica si è così confermata come pilastro strategico per la continuità del business dell’azienda.
I lavori degli ultimi anni invece si sono inseriti in un contesto in cui la scarsa offerta di trasporto ci ha spinti a ragionare insieme su possibili soluzioni che riuscissero a ridurre le attese dei trasportatori e a creare maggiore efficienza per tutti gli attori della filiera. Oggi sono diversi i fronti di analisi aperti, con un particolare focus sull’ottimizzazione del processo di consegna per recuperare efficienza anche grazie all’utilizzo dei principali standard GS1.
I prossimi obiettivi? Sviluppare un modello condiviso di consegna certificata e scoprire le prossime sfide grazie a una nuova edizione della mappatura dei flussi logistici.
Con i 30 anni di ECR Italia, da poco compiuti, abbiamo infine inaugurato le colazioni di lavoro ECR, rigorosamente in presenza, per rafforzare ancora di più il dialogo, il confronto diretto e la relazione. Negli anni i caffè, i pranzi e i gruppi di lavoro con i manager del largo consumo mi hanno dato tanto, sia a livello professionale che di relazioni. Durante la prima colazione ECR, lo scorso gennaio, ho ritrovato quel senso di appartenenza e quel piacere di ritrovarsi insieme: una bella emozione che anche Luca, entrato nella squadra di ECR quando tutto era forzatamente online, può finalmente apprezzare. Anche lui, adesso, riesce a capire appieno il senso della community ECR (e dei miei racconti!).
Affrontare il cambiamento: le sfide della sostenibilità e della logistica: il racconto di Luca Zanzottera
Sì, è proprio così. Partecipare a un incontro con così tante aziende durante la prima colazione di lavoro ECR è stata per me un'esperienza nuova e stimolante.
Sembra quasi un’altra epoca il ricordo di tre anni fa, quando, appena entrato in GS1 Italy, provavo a immaginarmi dai racconti di Valeria le sale riunioni piene di manager intenti ad affrontare insieme tematiche di comune rilevanza. La situazione sanitaria, allora, non ci avrebbe mai permesso di riunire così tante persone intorno a un tavolo.
È stato - per tutti, credo - un periodo strano, ma è stato anche il momento in cui ho iniziato a occuparmi della sostenibilità e delle sue sfide. Ciascuna azienda può fare la differenza, ma per riuscirci, per individuare le leve su cui lavorare per ridurre il proprio impatto climatico, ha bisogno di misurarlo. Da questa esigenza è iniziato il nostro percorso verso la realizzazione di un manuale che oggi supporta le aziende nel raggiungimento di questo obiettivo.
Si tratta di un tema in continua evoluzione. In questo momento si parla tanto di condivisione dei dati climatici tra partner di filiera, un aspetto cruciale per garantire una rendicontazione esaustiva delle proprie emissioni: è questo l’ambito su cui al momento ci stiamo confrontando con le aziende dei tavoli di lavoro ECR. L’obiettivo è standardizzare ed efficientare il trasferimento delle informazioni: un obiettivo che mi vede coinvolto anche sul fronte della logistica.
Qui, insieme alle aziende, stiamo provando a immaginarci un futuro in cui un sistema di gestione delle attività di carico e scarico delle merci presso i centri di distribuzione (Ce.Di.) sia in grado di sincronizzare e aggiornare in tempo reale le informazioni di trasporto con quelle di magazzino. Forse sembra fantascienza, oggi, ma mi aspetto che anche grazie all’evoluzione tecnologica, eventualmente supportata da algoritmi di intelligenza artificiale, questo diventi presto realtà.
Le aree di intervento in ambito logistico che con Valeria stiamo indagando sono molte e toccano ambiti che vanno oltre la condivisione delle informazioni. Basti pensare alla possibilità di allargare le finestre di scarico presso i Ce.Di. o di aumentare la saturazione a volume degli automezzi di trasporto. Si tratta di soluzioni che possono concretizzarsi solo con il supporto attivo della community: grazie anche a una web app, oggi riusciamo più efficacemente a raccontarle alle aziende per ingaggiarle e incentivarle a cooperare.
Lavorare a stretto contatto con le aziende, insomma, ascoltando e identificando soluzioni condivise, rappresenta per me una sfida gratificante, e mi fa sentire protagonista attivo del cambiamento.
A cura di Valeria Franchella e Luca Zanzottera: in GS1 Italy sono rispettivamente ECR senior project manager ed ECR junior project manager.
Leggi anche la puntata precedente di questa serie: Fra fisico e digitale: la storia degli innovation center di GS1 Italy.
Leggi anche il racconto di Roberta Grippo e Fabiana Claudia Poggi.