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L’EDI a standard GS1 cresce nel largo consumo

La maggior ricerca di efficienza, soprattutto da parte dei retailer, spinge la crescita dell’EDI (Electronic Data Interchange). Numeri e trend nell’edizione 2023 del “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” di GS1 Italy

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È un bilancio positivo quello tracciato dall’ultima edizione del “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia”, l’analisi annuale realizzata da GS1 Italy con la collaborazione della School of Management del Politecnico di Milano per misurare l’adozione e l’utilizzo dell’EDI (Electronic Data Interchange) in Italia nella gestione del ciclo dell’ordine tra Industria e Distribuzione.

Da questa nuova edizione, la settima, emerge che nel 2022 tutti gli indicatori relativi allo scambio elettronico dei dati – ossia numero di aziende utilizzatrici, di documenti scambiati, di transazioni e di relazioni attivate – sono cresciuti rispetto all’anno precedente.

«La lunga storia dell’EDI ci ha dimostrato che questa tecnologia, essenziale per il miglioramento dello scambio di informazioni e dati del ciclo dell’ordine, ha una grande capacità di adattamento all’evoluzione delle necessità delle imprese, diventata più evidente grazie alla velocità della trasformazione digitale» afferma Andrea Ausili, standard & innovation director di GS1 Italy. «Eppure, ci sono ancora molte barriere, essenzialmente culturali, alla sua diffusione. Dunque, occorre fare di più. Per questo lo sviluppo dell’EDI nel largo consumo è un pilastro nel nuovo piano strategico triennale di GS1 Italy, che vuole continuare a lavorare con le imprese per aumentarne la consapevolezza e incentivare l’utilizzo dell’EDI».

La situazione dell’EDI a standard GS1 nel largo consumo

1. Le aziende

La nuova edizione del “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” mostra che, nel corso del 2022, arrivano a quota 7.885 (+5,5%) le aziende del largo consumo utilizzatrici dell’EDI secondo gli standard globali GS1. Il 45,5% delle aziende che hanno adottato l’EDI secondo gli standard globali GS1 ha scelto di essere attivo nell’ecosistema Euritmo, la soluzione web-EDI ideata da GS1 Italy per le aziende italiane del largo consumo, in particolare per le PMI. Ad aver adottato questa soluzione, che è la più diffusa in Italia, sono 3.582 imprese, tra cui 3.270 produttori e 309 retailer (Figura 1). È positivo anche il rapporto tra nuovi ingressi e uscite (+68 unità è il rapporto tra nuovi ingressi e uscite) delle aziende attive in Euritmo, così come è alta la fedeltà, attestata dalle 3.287 aziende rimaste attive dall’anno precedente.

Figura1_MonitorEDI_23.pngFigura 1. Le aziende attive in EDI nel 2022 vs 2021Fonte: GS1 Italy “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” ed. 2023

2. Gli scambi

Nel 2022 le aziende si sono scambiate complessivamente 61,9 milioni di messaggi, di cui 34,9 milioni (56% del totale) sono rimasti all’interno del circuito Euritmo, 14,7 milioni sono stati inviati a utenti esterni e 12,1 milioni sono stati ricevuti da punti di ricezione/invio codificato (Unb[1]) esterni (Figura 2). «I documenti scambiati sono in costante crescita, in particolare per le aziende che fanno dell’EDI un uso strategico per migliorare le relazioni con clienti e fornitori» sottolinea Ausili. La conferma viene dell’aumento delle relazioni tra le aziende, un indicatore correlato con l’indice di maturità dell’utilizzo dell’EDI. Rispetto al 2021, all’interno dell'ecosistema Euritmo:

  • Le transazioni sono aumentate di +5% e hanno raggiunto quota 47.405, di cui oltre 22 mila interne, quasi 9.800 in ingresso e oltre 14 mila in uscita.
  • Le 3.582 imprese attive hanno sviluppato 13.621 relazioni interne.

Figura2_MonitorEDI_23 (1).pngFigura 2. Numero di messaggi EDI scambiati nel 2022 (dati aggregati)Fonte: GS1 Italy “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” ed. 2023

Cresce l’uso strategico dell’EDI

L’aumento della diffusione dell’EDI nel largo consumo in Italia si è accompagnato con un utilizzo via via più articolato e completo da parte degli adopter. Lo conferma la crescita delle tipologie di messaggi scambiati (Figura 3). In 8.842 delle 13.621 relazioni realizzate dalle 3.582 imprese dell’ecosistema Euritmo è stato scambiato un solo tipo di documento, perlopiù rappresentato dalla fattura (51% del totale), seguita dall’ordine (33%), dall’avviso di spedizione (9%) e da altri documenti (7%). Ma è tra le restanti 4.779 relazioni che hanno scambiato da due a cinque documenti che sono emersi gli aspetti più interessanti: se quelle più elementari, ossia relative al ciclo dell’ordine, con lo scambio di ordine e fattura (ORDERS & INVOIC) sono rimaste sostanzialmente stabili 3.226 (+0,3% annuo), al loro interno è aumentata di +36% la quota di quelle che si sono scambiate ordine e avviso di spedizione (ORDERS & DESADV), che sono state 411 in totale, ed è cresciuta di +3% l’incidenza delle relazioni mature, ossia relative ad almeno tre documenti, arrivate a quota 680.

Le relazioni con scambio dei tre documenti base - la “triade” principale del ciclo dell’ordine, cioè ordine e avviso di spedizione e fattura (ORDERS & DESADV & INVOIC) - sono calate numericamente di -12,2%, fermandosi a 259, mentre quelle più complete (ossia che scambiano almeno un quarto documento aggiuntivo) sono aumentate di +15%, arrivando a 421, di cui, in particolare, quelle con un messaggio in più sono passate da 333 a 386 (+16%) e quelle con due messaggi aggiuntivi sono salite da 32 a 33 (+3%).

Figura3_MonitorEDI_23.jpgFigura 3. Le relazioni interne all’ecosistema Euritmo: confronto 2021-2022Fonte: GS1 Italy “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” ed. 2023

Il ruolo-chiave dei retailer

A trainare la crescita annua dell’EDI sono stati soprattutto i retailer, che hanno aumentato la mole di documenti scambiati e le transazioni, perché lo ritengono indispensabile per migliorare l’efficienza interna e i processi collaborativi con i fornitori: rispetto all’anno precedente, gli operatori della Distribuzione hanno aumentato di +27% il numero dei messaggi inviati (24,1 milioni in totale) e ne hanno anche ricevuto l’8% in più (24,4 milioni).

Che l’EDI sia giudicato dai retailer uno strumento fondamentale nella ricerca di una maggiore efficienza viene confermato dalla crescita record della conferma d’ordine (ORDRSP), un documento molto importante per la perfetta gestione del ciclo dell’ordine dei prodotti: in soli 12 mesi è passato da 1,5 milioni a 3,9 milioni di invii (+157%).

Un altro segnale dell’interesse dei retailer nei confronti dell’EDI è la crescita annua di +12% del documento ORDERS, arrivato a quasi 8,5 milioni di documenti inviati. Un trend che testimonia maggiori pianificazione e automazione degli ordini.

Quanto ai produttori, invece, il trend annuo è stato negativo per i messaggi in uscita (24,7 milioni totali, in calo di -8%) e positivo per quelli in entrata (21,5 milioni, in aumento di +1%).

GS1 Italy investe sul futuro dell’EDI

In questa edizione, ancor più che nelle precedenti, il “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” conferma quanto l’EDI sia uno strumento in continuo divenire, pronto a rispondere alle esigenze delle imprese e indispensabile per migliorare le relazioni pre-competitive e facilitarne la dematerializzazione in un’ottica di sostenibilità.

Consapevole del ruolo dell’EDI, GS1 Italy sta continuando a investire su questo fronte con diversi progetti per cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e per espanderne l’utilizzo. È ben avviato il Solution Partner Program, con cui GS1 Italy certifica i partner tecnologici che utilizzano gli standard globali GS1 secondo regole concordate e che, perciò, posso aiutare le aziende del largo consumo ad adottare sempre di più e in modo più efficiente l’EDI, ed Euritmo in particolare.

All’ecosistema Euritmo partecipano i provider certificati Intesa (a Kyndryl company), Di.Tech, Tesisquare e la piattaforma Procedo di GS1 Italy Servizi.

È, invece, prossimo alla conclusione il progetto pilota sul Digital Proof of Delivery, la una soluzione per gestire il ciclo dell’ordine in maniera digitale, che permette di monitorare tutte le fasi del processo di consegna, consultare i documenti di trasporto e ricevere le informazioni utili per la fatturazione in tempo reale.



[1] UNB - INTERCHANGE HEADER: segmento obbligatorio per la trasmissione di un messaggio in standard GS1 EDI. Questo segmento è il segmento che indica l’interscambio del messaggio, contiene quindi l’identificazione univoca del mittente e del destinatario del messaggio EDI (indica un punto di ricezione/invio codificato).