Gli standard GS1 per la tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli
Dal gruppo di lavoro GS1 Italy le nuove linee guida per tracciare frutta e verdura. Dalle etichette fisiche con il codice a barre allo scambio elettronico, fino alla condivisione in tempo reale delle informazioni
Parlare di tracciabilità e rintracciabilità è importantissimo anche per i prodotti ortofrutticoli. E questo è stato uno dei temi discussi durante il gruppo di lavoro sull’utilizzo degli standard GS1 nell’ortofrutta, coordinato da GS1 Italy e formato da aziende di produzione, retailer e istituti di ricerca.
Il gruppo di lavoro ha individuato negli standard GS1 le soluzioni utilizzabili dai diversi attori della filiera, per semplificare questi scambi informativi, rendendoli più efficienti e sicuri. Ed è stata sviluppata la linea guida “Standard GS1 per l’ortofrutta: tracciabilità e informazioni al consumatore finale” un documento che, grazie agli standard GS1, permette alle aziende di:
- Allinearsi alle norme nazionali e internazionali relative alla tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli.
- Rendere disponibili al consumatore informazioni più dettagliate sulla provenienza di ciò che tutti giorni viene consumato.
Tutto questo tutela e rende consapevole e informato il consumatore, ma richiede alle aziende di gestire e scambiare con i partner della filiera un volume maggiore di informazioni.
Identificare i prodotti e scambiare le informazioni con gli standard GS1
Innanzitutto l’utilizzo di codici identificativi GS1, costruiti secondo regole ben definite, consente agli operatori della filiera di identificare in maniera univoca e definita le unità commerciali oggetto degli scambi, le spedizioni o le sedi dei diversi operatori.
I codici identificativi possono poi essere rappresentati mediante delle simbologie, i codici a barre, ed essere così leggibili e catturabili mediante gli scanner.
Invece lo standard GS1 EDI per lo scambio elettronico di documenti per il ciclo ordine-fattura, consente alle aziende di collegare il flusso fisico delle merci ai relativi flussi di informazioni, sostituendo i tradizionali sistemi cartacei e migliorando l’efficienza degli scambi commerciali. Infatti si riducono gli interventi di digitazione, gli errori che da essi possono derivare, e di conseguenza diminuiscono i controlli e le verifiche manuali nelle varie transazioni. Di particolare rilevanza, per le aziende della filiera delle carni, è l’implementazione del messaggio di avviso di spedizione, o despatch advice, tramite cui due partner commerciali possono scambiarsi tutte le informazioni relative alla transazione e ai prodotti, comprese le informazioni rilevanti per gestirne la tracciabilità:
- I numeri di lotto.
- Le date di produzione, di scadenza e di spedizione.
- Le informazioni sull’origine e sugli operatori coinvolti.
Gli strumenti standard GS1 che permettono di condividere parte delle informazioni richieste dai regolamenti sono però anche altri e sono illustrati nel documento di guida alle soluzioni standard GS1.
Gli ultimi due tasselli del mosaico sono il GS1 GDSN® (Global Data Synchronisation Network) – il sistema di allineamento delle informazioni di prodotto – e l’EPCIS (Electronic Product Code Information Services) la piattaforma che in tempo reale condivide le principali informazioni di tracciabilità di un oggetto.
Quindi non ci sono più dubbi su come trasferire le informazioni ai partner commerciali, lo si può fare con gli standard GS1.
Consulta la linea guida “Standard GS1 per l’ortofrutta: tracciabilità e informazioni al consumatore finale” e approfondisci i temi Tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ortofrutticoli sul sito GS1 Italy.
A cura di Giada Necci
BIP! ALTRO CHE CODICE A BARRE
800 Licenza di... tracciare - Giada Necci
La giovane Gabriella ha un confronto con il capo di una certa agenzia inglese, alle prese con la gestione di un Agente Segreto che perde tutti i gadget per le sue missioni speciali... Gabriella ci apre le porte dell’esperienza di quasi mezzo secolo di GS1: grazie a lei, l’agenzia scopre un modo efficiente per tracciare e rintracciare i propri - particolarissimi – prodotti. Basterà il codice a barre per sopperire alle mancanze di questo agente segreto?
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