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La logistica efficiente di Barilla riduce la CO₂

La scelta di concentrare i flussi distributivi in hub più efficienti ha consentito di risparmiare i chilometri percorsi e diminuire le emissioni dannose per il clima

Con la crescita della produzione e delle vendite per un’azienda si rende necessario ottimizzare i flussi distributivi. Ed Ecologistico2 è lo strumento che consente di calcolarne i risparmi economici e i benefici ambientali.

È successo a Barilla, che tra il 2013 e il 2017 ha registrato un aumento dei volumi, con quasi il 50% delle spedizioni caratterizzate da multipack e multidrop, inizialmente supportato dal ricorso a spazi esterni e con l’incremento del 30% dei flussi di trasferimento e spedizione.

Tuttavia questa evoluzione ha portato alla saturazione della capacità in entrata e in uscita dei magazzini di stabilimento i quali risentivano di un mix prodotto, un numero di spedizioni e un totale di volumi per i quali non erano stati concepiti: con conseguente sovraccarico di strutture e personale e impatti sul livello di servizio al cliente.

Così, nel 2018 l’azienda ha avviato il progetto DNA (Distribution Network Assessment), improntato ai principi dell’agile thinking. Il progetto si è concentrato sui magazzini di stabilimento: i flussi dagli stabilimenti ai cosiddetti mix warehouses di stabilimento sono stati progressivamente eliminati e concentrati negli “hub”, più idonei ed efficienti.

Figura 1 – I flussi distributivi di Barilla prima e dopo

FlussiDistributiviBarilla.png 

Il risultato è stata un’ottimizzazione dei flussi e delle saturazioni. Su base annua, Barilla ha ottenuto una riduzione del 7% dei chilometri totali percorsi, con un incremento del 10% del numero di viaggi.

La percorrenza media per viaggio si è infatti ridotta del 15%, in quanto risultato della maggiore efficienza del nuovo sistema distributivo, che ha consentito la riduzione del 16% su base annua di emissioni di CO2 per tonnellata di merce spedita, una diminuzione di emissioni totali di gas serra di circa 530 tonnellate di CO2e, passando da 7.422 a 6.892 tonnellate/anno e un calo su base annua del 7% per quanto riguarda le emissioni di polveri sottili (PMx).

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