02. La Dmo: un settore propulsore di crescita e di sviluppo della Responsabilità Sociale d’Impresa

I risultati presentati nella seconda edizione del Bilancio di Sostenibilità di Settore (BSS) di Federdistribuzione danno prova che tale documento non rappresenta solo uno strumento innovativo di rendicontazione, ma diventa il promotore dell’evoluzione e del cambiamento sui temi della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI).

Il BSS 2014 rappresenta anche un passo avanti rispetto all’esordio del 2012: più indicatori indagati e rendicontati, più casi aziendali, testimonianze di partner di sostenibilità delle aziende distributive.

Il BSS 2014 inizia soprattutto a tracciare un percorso, andando oltre la fotografia della situazione attuale. Dal confronto dei risultati ad oggi raccolti e di quelli dell’indagine 2012, in merito alla diffusione di pratiche di RSI avviate dalle imprese della Distribuzione moderna organizzata, emerge l’immagine di un settore “in movimento” verso una più ampia consapevolezza del proprio impatto economico, sociale e ambientale.

Tutte le aree di RSI indagate e comuni ad entrambe le edizioni fanno segnare un andamento positivo rispetto all’indagine precedente, eccezion fatta per l’area certificazioni che ha un andamento costante determinato dalla natura del processo stesso, che richiede tempi lunghi e investimenti consistenti:

Figura 1

% MEDIA DELLE AZIENDE CHE ATTIVANO PRATICHE VOLONTARIE, CALCOLATE SU INDICATORI COMUNI E SULLE RISPOSTE DI AZIENDE CHE HANNO PARTECIPATO ALL’INDAGINE DI ENTRAMBE LE EDIZIONI
  2012 2014 Trend
CLIENTI            62% 73% 11%
COLLABORATORI 49% 58% 9%
FORNITORI  62% 77% 15%
AMBIENTE 60% 65% 5%
COMUNITÀ 56% 59% 3%
CORPORATE GOVERNANCE 44% 46% 2%
COMUNICAZIONE 34% 46% 12%
CERTIFICAZIONI VOLONTARIE   16% 16% =
       
Nota metodologica: Il trend è calcolato a “campioni costanti”. In pratica la base dati analizzata è composta dalle aziende che hanno collaborato all’indagine in entrambe le edizioni (2012 e 2014), base dati che risulta pertanto più contenuta rispetto alla base dati 2014 (17 gruppi analizzati rispetto ai 27 che hanno collaborato all’indagine 2014). L’analisi effettuata consente di affermare che il sotto-insieme di aziende monitorato nel periodo 2012-2014 manifesta una crescente attenzione alle istanze di RSI, in quanto in tutte le aree (eccetto che per l’area certificazioni) è aumentata la diffusione delle iniziative di responsabilità sociale.

L’area che registra l’evoluzione più significativa è quella dei fornitori: +15% rispetto all’indagine 2012. Le aziende distributive lavorano con i fornitori in logica di partnership e per una loro valorizzazione, favorendo un percorso di crescita delle PMI. Pratiche quali l’instaurazione con le PMI di un rapporto di lunga durata (79% delle imprese), la valutazione del Codice etico del fornitore o la firma congiunta di un codice di condotta (75% delle imprese), la dematerializzazione degli scambi di documenti (82% delle imprese) favoriscono nelle imprese fornitrici l’avvio di un percorso di Responsabilità Sociale d’Impresa e di innovazione. Le aziende della Dmo operano quindi quali promotori di una filiera efficiente, etica e controllata, a vantaggio dei clienti e delle economie locali.

Figura 2

BSSFigura2.png

L’area clienti segna un trend positivo dell’11%. Nei confronti dei clienti le imprese distributive tutelano il potere d’acquisto e mostrano attenzione alle nuove dimensioni sociali, andando spesso oltre gli obblighi di legge: il 96% di esse ha attivo un servizio di ascolto dei clienti; l’89% ha un ufficio di controllo qualità; il 57% ha sviluppato ulteriori strumenti di rintracciabilità rispetto a quelli obbligatori; la totalità delle aziende alimentari inserisce informazioni nutrizionali e modalità di consumo sull’etichetta dei prodotti a Marca Del Distributore.

Figura 3

BSSFigura3.png

L’analisi effettuata conferma la sempre elevata attenzione nei confronti dell’ambiente. Questa è l’area insieme a quella dei clienti che fa registrare le percentuali di adesione più elevate, con un trend positivo del 5% rispetto alla passata rilevazione. Il 96% delle imprese è impegnato nella riduzione dei consumi energetici, il 57% impiega energia rinnovabile; l’89% adotta azioni di riduzione dei rifiuti; l’82% ricorre a programmi di riduzione degli imballi e il 62% di un loro riutilizzo; l’86% ottimizza le percorrenze chilometriche dei mezzi.

L’incremento maggiore del numero degli indicatori rendicontati riguarda l’area ambiente, all’interno della quale è stato sviluppato un focus tematico: “L’uso efficiente delle risorse” che, per il settore della Dmo, si concretizza principalmente in azioni per la riduzione dei consumi di energia elettrica e di acqua e nella lotta agli sprechi.

Figura 4

BSSFigura4.png

Figura 5

BSSFigura5.png

Il BSS 2014 fornisce l’immagine di un settore che investe per e suoi propri collaboratori – gli investimenti in formazione sono diventati due volte e mezzo quelli che erano nel 2006 - cercando di favorire occupabilità e crescita professionale, di sviluppare politiche di welfare aziendale, di facilitare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, di agevolare forme di dialogo e un clima aziendale positivo. Il trend nell’area collaboratori fa segnare un aumento del 9%: il 96% delle imprese offre la possibilità del part-time; il 93% pianifica corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze professionali; il 57% ha realizzato strutture interne dedicate alla formazione o scuole di mestieri “storici” quali salumiere, panettiere, macellaio ecc o nuove professioni come visual merchandiser, personal shopper ecc.

La popolazione dei collaboratori è composta (dato recentissimo misurato da PricewaterhouseCoopers e aggiornato anche rispetto a quanto pubblicato nel BSS) per il 92% da persone con contratto a tempo indeterminato ed è una popolazione femminile (il 58% sono donne), giovane (il 17% ha meno di 30 anni) e istruita (il 62% ha un diploma superiore o una laurea).

Figura 6

BSSFigura6.png

Leggi il Bilancio di Sostenibilità di Settore 2014