02. La voce dei player: nuovi modelli di business
IDM e GDO si stanno rimboccando le maniche per affrontare, con le proprie forze, la metamorfosi del mercato. «E c’è il rischio che ce la faremo», ha osservato ironico Stefano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Coin.
Sia Beraldo che Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia, hanno testimoniato la loro disillusione nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni, che s’informano, ascoltano gl’imprenditori, promettono e non mantengono. Oppure prendono provvedimenti da «stato confusionale», come li ha definiti Frausin, che ha quindi chiamato la filiera delle FMCG all’unità. «Non abbiamo nessun interesse a tirare la coperta ciascuno verso la sua parte, perché la coperta è sempre troppo corta e, a breve, finirà per non esserci neanche più».
Una chiamata cui Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, non si è sottratto. Il presidente di Coop, anzi, ha chiamato l’industria a stringere un patto con la distribuzione «per ridare potere d’acquisto alle famiglie, in particolare alle fasce più deboli, sacrificando se necessario anche i propri margini». Pedroni ha anche auspicato il superamento delle pratiche “barocche” che regolano i rapporti fra industria e distribuzione e un ripensamento dell’iper-promozionalità.
Anche da sole, le imprese italiane, sia industriali che distributive, hanno dimostrato di saper superare scogli di non poco conto.
Il gruppo Cremonini, per esempio, è uscito rafforzato dalla crisi della mucca pazza che dall’oggi al domani aveva fatto crollare del 90% le vendite di carni bovine. Ha efficientato la propria organizzazione, razionalizzato i siti produttivi e sviluppato l’attività di distribuzione al foodservice, cui è oggi riconducibile il grosso della crescita del gruppo.
Uguale lavoro di cesello per rendere più efficiente l’organizzazione interna e un profondo ripensamento del modello di business e degli spazi, con la creazione di corner affidati in gestione diretta a selezionati partner commerciali, hanno ridato linfa al Gruppo Coin, 7 anni fa in una profonda crisi.
E proprio in questi giorni le coop danno il la a un’importante innovazione nel loro modello di business col lancio del sito d’e-commerce d’articoli non food, che prevede l’integrazione fra rete on line e brick & mortar (accanto alla consegna a casa del venduto on line è prevista la consegna presso i punti vendita). Prossimo passo la vendita via internet anche di food.