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02. Mobile Payment, un avvio lento

Non stupisce, quindi, che nell’ultimo anno il Mobile Payment sia passato da 78 servizi attivi a 107 (+34,6%). Ma la crescita è quasi tutta appannaggio dei servizi di Mobile Commerce, nei quali, cioè, il pagamento è parte del processo d’acquisto, mentre il pagamento remoto strettamente inteso, pur rappresentando il paradigma più diffuso, passa da 63 a 65 servizi e il trasferimento di denaro da 3 a 4. Sosta, ricariche telefoniche, trasporti sono i settori maggiormente interessati, per un giro d’affari complessivo di quasi 200 milioni di euro, quasi totalmente rappresentato però dalle ricariche.

«Le principali cause della limitata diffusione presso i consumatori», afferma Perego «sono la mancanza di circolarità dei servizi, la complessità del processo di attivazione per l’utente e la ridotta attività promozionale». L’analisi dei canali di attivazione dimostra che l’Sms è ancora, con una quota dell’88% (pur in leggero calo dal 92% del 2009) il sistema di pagamento più utilizzato «a conferma» annota Filippo Renga, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment «che la tecnologia più semplice è quella più adottata». Quanto ai sistemi di addebito, il credito dedicato guida la classifica (58%), seguito da carta, conto corrente bancario (poco impiegato) e credito telefonico, che gli attuali vincoli normativi non consentono di utilizzare per il pagamento di beni e servizi, ma grazie all’evoluzione della normativa potrà rivelarsi interessante, sempre che gli operatori telefonici non oppongano resistenze, temendo un effetto di cannibalizzazione della spesa telefonica.

L’Osservatorio ha anche effettuato una duplice indagine tra gli utenti e tra gli esercenti. «Questi ultimi» ha sintetizzato Renga «mostrano un disomogeneo grado di conoscenza pur dichiarando un interesse diffuso. Ma vi è scarsa conoscenza dei benefici, come l’aumento del livello di servizio e il miglioramento dell’efficienza dei processi, evidenziati, da chi ha già implementato il Remote Mobile Payment nei parcheggi e nel trasporto pubblico locale, nella riduzione dei costi delle commissioni di vendita e di raccolta e gestione del contante».
Quanto agli utilizzatori, in verità ancora pochi (meno dell’1% degli utenti di telefonia mobile), dall’indagine svolta nell’ambito di chi paga con il cellulare la sosta risultano particolarmente soddisfatti (55% molto soddisfatti). Le principali motivazioni sono la comodità (61%), la velocità del pagamento (53%), la facilità (per il 61% è addirittura “facilissimo”). Tra le criticità del basso grado di adozione in Italia vi sono la farraginosità del processo di registrazione al servizio e la non adeguata campagna di comunicazione e formazione di utenti e personale addetto. La ricerca evidenzia un ulteriore elemento di interesse. Persone che hanno già imparato a usare i servizi di Mobile Remote Payment – seppure in un ambito specifico – dimostrano un forte interesse ad usarli anche in altri contesti: alla domanda “Quanto sarebbe interessato ad utilizzare il telefono cellulare per effettuare altri pagamenti?” rispondono di essere molto o abbastanza interessati nel 73% dei casi. Gli ambiti considerati più attrattivi sono l’acquisto dei biglietti del bus (molto o abbastanza interessante per il 57% dei rispondenti), del treno (50%), l’ingresso a spettacoli di cinema/teatro (50%) o il pagamento del taxi (45%).