Rintracciabilità e tecnologie innovative per l'azienda vinicola
Grazie alla collaborazione con il Consorzio Tuscania - che nasce per iniziativa di alcune primarie aziende del settore vitivinicolo con lo scopo di sviluppare strumenti e tecniche innovativi che migliorino la qualità e la competitivitá dei vini attraverso la realizzazione e la gestione di progetti di ricerca applicata – Indicod-Ecr ha partecipato a un progetto di ricerca e sperimentazione innovativo svolto da Agriconsulting – (società per la consulenza e lo sviluppo delle attività agricole e ambientali) - presso Barone Ricasoli, storica e ben conosciuta azienda vitivinicola italiana.
Inizialmente l’obiettivo principale del progetto era lo studio di un manuale operativo di rintracciabilità per il settore vitivinicolo di qualità. In seguito, la ricerca si è orientata verso l’individuazione di tecnologie innovative applicabili alla rintracciabilità e alla sua anticontraffazione nell’ambito del mercato, a tutela del marchio aziendale e del consumatore medesimo.
Durante lo svolgimento del progetto sono, poi, emerse esigenze di approfondimento di aspetti operativi interni all’azienda, come la gestione delle barrique.
Il progetto ha preso come riferimento per la sperimentazione il prodotto Casalferro IGT della Barone Ricasoli.
Nell’ambito dello studio delle linee guida, è stato sperimentato l’utilizzo degli standard di identificazione a radiofrequenza EPC promossi da Indicod-Ecr, all’interno delle due attività ritenute interessanti per questo tipo di tecnologia innovativa: la “barricaia”, con l’intento di identificare le botti mentre queste vengono spostate, lavorate e stoccate, ed il fine linea produttivo, per identificare le singole bottiglie e il cartone che le contiene. Lo standard EPC consente, infatti, di identificare univocamente un prodotto mediante la serializzazione del tag in radiofrequenza: il codice EPC è composto dal codice GTIN-13 (noto anche come EAN-13) e da un numero seriale che inizializza l’item.
Per quanto riguarda la gestione e la tracciabilità delle barrique, i benefici di efficienza nell’utilizzo dell’identificazione secondo lo standard EPC si concentrano sulla riduzione degli errori di gestione e di riconoscimento delle botti. La soluzione in radiofrequenza, inoltre, permette di ridurre i tempi fissi di ricerca della posizione della specifica barrique tra le altre che fanno parte dello stesso lotto d’acquisto e provengono dallo stesso fornitore. Risulta inoltre possibile gestire le informazioni relative alle barrique e i controlli ad esse legati, con un sensibile risparmio di tempo da parte degli operatori.
Per quanto concerne la gestione della logistica in uscita, è necessario distinguere le fasi di allestimento ordini e spedizione. Nel processo di allestimento ordini, si è stimato che, rispetto all’attuale procedura di gestione dei magazzini, svolta manualmente o con l’ausilio di tecnologia in radiofrequenza (presente in un’azienda parte del Consorzio Tuscania) si possa raggiungere un aumento di efficienza pari al 15-20%. La presenza del tag EPC sulle bottiglie, sui colli e sull’unità logistica, abbinata al lettore RFId, non solo riduce i tempi di controllo e permette una rapida e precisa correzione dell’eventuale errore di prelievo, ma permette anche di migliorare l’accuratezza del processo di allestimento ordini verificando il 100% dei prelievi effettuati dal magazzino. Nel processo di spedizione si stima che, mediante l’utilizzo della tecnologia EPC/RFId, rispetto agli attuali processi, si possa incrementare l’efficienza del sistema di circa il 35%, grazie all’automatizzazione dei controlli delle unità logistiche mono-articolo mono-lotto in uscita dagli stabilimenti e dai magazzini produttivi.
Per quanto concerne il progetto in oggetto, è’ importante sottolineare che i risultati dei test sono stati eccellenti: è stato infatti possibile leggere l’etichetta RFId, notoriamente limitata sulle letture inerenti prodotti/packaging metallici o liquidi, non solo sui colli da 6 o 8 bottiglie, ma anche sulla singola bottiglia all’interno del collo che transita sulla rulliera.
Per massimizzare i benefici, è fondamentale lo studio approfondito inerente il posizionamento del tag sulla bottiglia: nel caso specifico di questa sperimentazione, il tag è stato applicato sotto la retro etichetta, cogliendo una soluzione ottimale sia dal punto di vista funzionale che estetico.
«È stato un progetto complesso sia da un punto di vista progettuale sia da quello applicativo: ha infatti coinvolto i processi a partire dalla ricezione delle uve sino alla spedizione del collo di bottiglie al cliente finale, oltre alla taggatura delle botti» spiega Marco Cerqua, Direttore Tecnico di Barone Ricasoli. «Parallelamente a tale complessità, è emersa un’elevata percentuale di benefici in tutte le fasi del processo: riduzione di tempi, riduzione dei costi di controllo ed eliminazione di alcuni processi manuali, prima fondamentali».
«Il progetto, seppur in una fase di test, ha riscosso un grande successo, e la positività dei risultati è stata evidente» sottolinea Alessandro Galliano, Responsabile del progetto “Cantine sperimentali”del Consorzio Tuscania. «Nei prossimi mesi si passerà ad una fase di valutazione per un’eventuale implementazione delle soluzioni innovative testate. Tale sperimentazione ha riscontrato un elevato interesse non solo nelle aziende del settore (vitivinicolo e agrario), peraltro numerose, ma anche del settore agrario e di quello ICT».
In generale, il miglioramento di efficacia dei processi, ottenibile grazie ad un aumento della qualità esterna (migliore accuratezza percepita dai clienti oppure maggiore disponibilità dei prodotti o dei servizi) e della tempestività (riduzione dei lead time), consente di aumentare la soddisfazione dei clienti, portando ad un aumento dei ricavi legati ai maggiori volumi o agli aumentati margini.
La tecnologia RFId porta con sé altre categorie di benefici, anche intangibili, ma altrettanto importanti, benefici che possono essere colti non solo dal cliente ma anche dall’utilizzatore finale: dall’incremento di quantità, qualità e tempestività dei dati disponibili al management, per favorire un più efficace processo di pianificazione e controllo e una maggiore flessibilità nella gestione dei cambiamenti e delle urgenze, e una più completa e matura conformità ai vincoli di legge. Queste opportunità possono essere colte solo se ben analizzate in fase di sviluppo di un nuovo progetto, armonizzando una serie di accorgimenti tecnici e realizzativi che passano attraverso l’impostazione grafica, la scelta del materiale e dei componenti di quella che sarà l’etichetta destinato a “vestire” il prodotto finale.
Per informazioni: info@consorziotuscania.it oppure epclab@indicod-ecr.it