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Nasce il progetto GRIFS

Gli obiettivi del progetto GRIFS

GS1, ETSI e CEN, i tre principali organismi europei attivi nello sviluppo di standard, hanno lanciato lo scorso 8 febbraio il GRIFS (Interoperability Forum for Standards), il Forum globale per l’interoperabilità degli standard RFId, un progetto patrocinato dall’Unione europea per migliorare la collaborazione e ottimizzare l’interoperabilità degli standard RFId a livello globale.

Il progetto GRIFS, della durata di 2 anni, è stato avviato nel gennaio 2008 e si concentrerà sullo sviluppo dei rapporti fra i diversi organismi normatori. Prevede la creazione di un forum per lo scambio e la collaborazione fra tutti gli operatori RFId interessati, che continuerà a lavorare e a crescere anche dopo la conclusione del progetto, attraverso un memorandum d’intesa e una costante cooperazione tra le principali organizzazioni che si occupano di standard RFId a livello mondiale.

GS1, l’organizzazione globale che si occupa dello sviluppo di standard per la supply chain e la demand chain, l’ETSI), l’Istituto europeo per la standardizzazione delle telecomunicazioni, e il CEN, il Comitato europeo per la standardizzazione, sono i capifila del progetto GRIFS; tra i partner che supportano l’iniziativa, figurano anche 12 organizzazioni nazionali GS1 operanti in Europa, Africa, Asia e America.

Il progetto è finanziato dal VII Programma quadro per le tecnologie dell’informazione e comunicazione della Commissione europea, con il quale l’Unione europea ha riconosciuto l’importanza dell’interoperabilità interaziendale, in un momento come quello attuale nel quale sempre più rivolto verso ambienti intelligenti in cui la gran parte dei dispositivi sono collegati a reti continue onnipresenti.

GRIFS opererà per raccogliere tutte le iniziative esistenti nel mondo in materia di standard, con l’obiettivo di:

  • creare un certo numero di attività di collegamento per divulgare le informazioni sull’importanza di avere standard globali;
  • allineare gli standard RFId a livello mondiale;
  • realizzare il Forum globale per l’interoperabilità degli standard RFId (GRIFS), coinvolgendo tutti gli attori a livello mondiale;
  • garantire una costante e stretta collaborazione fra le diverse attività di standardizzazione.

Tutto questo consentirà di creare sinergie, di catalizzare la cooperazione e di evitare duplicazioni, minimizzando,così, le spese inutilmente sostenute dalle aziende per sviluppare a livello locale standard non compatibili; permetterà di ottimizzare, invece, l’uso delle risorse – che sono scarse - per lo sviluppo di standard. Con il crescere, sia per dimensioni sia per estensione, delle reti aziendali e delle supply chain intelligenti, risulta sempre più necessario disporre di standard globali uniformi.

Questa azione di supporto si concentrerà sull’uso dell’RFId nelle supply chain e nelle attività collegate, le quali comprendono la tracciabilità e la rintracciabilità di oggetti fisici nei passaggi lungo le supply chain dei vari attori, sia nel settore privato sia in quello pubblico.

Per informazioni, visita il sito del Progetto GRIFS
oppure scrivi a info@grifs-project.eu

I partner del progetto GRIFS

GS1 è una organizzazione presente in tutto il mondo che si occupa di progettare e implementare standard globali, tecnologie e soluzioni per migliorare l’efficienza e la visibilità della supply chain e della demand chain.
GS1 vanta più di 30 anni di esperienza nello sviluppo e nella diffusione di tecnologie e standard per la supply chain.
GS1 è una organizzazione e senza scopo di lucro a servizio delle imprese.
http://www.gs1.org/

L’ETSI è l’Istituto europeo per la standardizzazione delle telecomunicazioni, un organismo indipendente e senza scopo di lucro, la cui missione è sviluppare standard per le telecomunicazioni per il presente e per il futuro. Con sede a Sophia Antipolis (Francia), l'Istituto è ufficialmente responsabile per la standardizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) in Europa. Queste tecnologie includono le telecomunicazioni, le la trasmissione radiotelevisiva, e tutti gli ambiti correlati, come i sistemi di trasporto intelligenti e le applicazioni elettroniche in campo medico. L’ETSI annovera 696 membri che appartengono a 62 paesi non solo europei, che operano nel settore industriale, nelle reti, nella pubblica amministrazione, nei servizi, nella ricerca e fino ad arrivare agli utenti, vale a dire tutti i principali operatori nell’ambito dell’ICT.
http://www.etsi.org/

Il CEN - il Comitato europeo per la standardizzazione - contribuisce alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo attraverso standard tecnici volontari che promuovono il libero scambio, la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, l’interoperabilità delle reti, la protezione ambientale, l’utilizzo dei programmi di ricerca e di sviluppo, e il public procurement.
CEN è un organismo tecnico senza scopo di lucro, costituito secondo la legislazione belga.
http://www.cen.eu/

Il VII Programma quadro per l’ICT della Commisione europea

L’obiettivo della ricerca in materia di ICT, secondo il VII Programma quadro (VII PQ), è quello di migliorare la competitività del mercato europeo e dei suoi settori economici e di consentire all’Europa di guidare e modellare gli sviluppi futuri di queste tecnologie al fine di soddisfare le esigenze della società e dell’economia europee.

Gli stati membri dell’UE hanno stanziato un totale di 9,1 miliardi di euro per finanziare l’ICT durante tutta la durata del VII PQ, facendone il settore più importante di ricerca di tutto il programma di cooperazione, che di per sé rappresenta il più ampio programma specifico nell’ambito del VII PQ (con il 64% del budget totale).

Le attività di ricerca del VII PQ intendono rafforzare la base scientifica e tecnologica dell’Europa, garantire la sua leadership nel campo dell’ICT a livello globale, incoraggiare e stimolare l’innovazione di prodotti, servizi e progetti, come pure la creatività attraverso l’uso dell’ICT e garantire che il progresso nell’ICT si traduca rapidamente in vantaggi concreti per i cittadini, le imprese, i settori economici e i governi europei.
Per informazioni: http://cordis.europa.eu/fp7/ict/