consumi

Fedeltà in ribasso nel mese di giugno

Ipermercati

Di poco inferiore al 4% la flessione del fatturato degli ipermercati sotto esame rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un contributo negativo sia del fatturato con carta (-5,2%) che di quello senza (-1,1%). Rispetto al mese precedente risultano assenti il 3% delle carte mentre rispetto al periodo corrispondente del 2005 la perdita è del 7,4%. Risulta così una flessione di un punto percentuale del fatturato totale realizzato con la carta (66%).

I clienti che hanno fatto la spesa all’iper hanno avuto variazioni minime nella frequenza di visita (2,67%), cioè una ogni 11 giorni circa. Il loro scontrino medio invece migliora (47,40 €).

Viceversa i clienti che hanno fatto la spesa senza presentare una carta fedeltà hanno fatto registrare spese di un 45% meno consistenti rispetto ai titolari carta ed in leggera flessione rispetto ai periodi di confronto. Diventa cruciale a questo punto per le performance del formato riuscire ad arrestare l’emorragia dei clienti migliori, recuperando attrattività come punto di vendita privilegiato in grado di formulare un’offerta completa e di stimolare l’acquisto d’impulso. (Tabella 1)

Supermercati

Se l’ipermercato piange, il super continua a sorridere. Cresce infatti del 3% il fatturato complessivo rispetto a dodici mesi fa grazie al contributo dei clienti senza carta che fanno registrare un incremento di spesa dell’11,6%. Rispetto al mese prima non si sono presentati un 2,5 % di clienti titolari. L’erosione è meno rilevante nel confronto con giugno 2005 (-0,7%) ma porta comunque il peso complessivo della spesa fatta con la carta fedeltà sotto la soglia del 70%, 69,3% per la precisione. Anche in questo caso il risultato è frutto non solo del numero inferiore di clienti ma anche della combinazione di una frequenza di visita più bassa con uno scontrino medio che invece è più ricco (27,31 € contro i 26,30 di un anno fa). In crescita anche gli scontrini dei non titolari (14,48 € contro 13,85 di giugno 2005.)

È presto per dire che i programmi carta hanno perso attrattività. Viceversa non bisogna dimenticare che oltre i due terzi del fatturato di super ed iper è rappresentato ancora dalle transazioni in cui i clienti si prendono la briga di presentare una carta fedeltà. Vale forse la pena di trascurare i clienti persi che possono rappresentare meno di un 5 % del fatturato concentrandosi piuttosto su quelli che sono rimasti che continuano a condizionare tra il 65 ed il 70 delle vendite, a seconda del formato! (Tabella 2)

Nota metodologica

Per l’estrazione delle informazioni è stato selezionato un campione di 92 supermercati e di 30 ipermercati, appartenenti a 10 diverse insegne, tutte con programmi di carta fedeltà.

Sono stati confrontati i principali indicatori rispetto a Giugno 2005 e Maggio 2006.

Il panel non è rappresentativo della distribuzione italiana ma solo del Network Catalina ed analizza il comportamento di acquisto di oltre un milione di titolari carta.

Per informazioni: www.catalinamarketing.it