L’evoluzione di Circol-UP
Circol-UP nasce come strumento di misurazione della circolarità dell’industria e del retail nel 2019 partendo dalla mappatura di quello che le aziende facevano all’epoca e inglobando i riferimenti metodologici che già esistevano. Nel frattempo, a livello normativo, sono stati emanati i nuovi standard per la misurazione della circolarità:
- La norma UNI/TS 11820 a livello nazionale (unico standard certificabile).
- La ISO 59000 a livello internazionale
- La CSRD (Corporate sustainability report directive) sui nuovi obblighi di rendicontazione della sostenibilità nell’Unione europea, a cui si lega lo standard europeo ESRS E5, specifico sui temi di uso delle risorse e circolarità.
La nuova versione di Circol-UP è quindi allineata alla valutazione della conformità a questi nuovi standard. Inoltre, per cogliere la complessità della catena del valore e la varietà delle pratiche circolari, sono stati aggiunti otto nuovi indicatori (KPI), tra cui il grado di responsabilità e trasparenza nella selezione e nel monitoraggio dei fornitori, l'efficienza dell’utilizzo delle risorse in fase di produzione, l’attenzione alle caratteristiche di circolarità di imballaggi primari e secondari, la collaborazione in fase logistica, l’utilizzo di certificazioni di sostenibilità dei prodotti e la tracciabilità digitale.
«Misurare la circolarità significa rendere visibile l’impatto positivo delle imprese e supportare politiche e strategie di trasformazione più efficaci. Circol-UP contribuisce a colmare questo gap, offrendo metriche affidabili che supportano il dialogo tra aziende e stakeholder chiave e rafforzano la capacità del largo consumo italiano di essere protagonista della transizione circolare» ha concluso Carolina Gomez, ECR senior project manager di GS1 Italy.