04. Le ricerche e il contesto di analisi

I benefici e i punti chiave descritti nel paragrafo precedente nascono da molti anni di ricerca accademica con le principali aziende del settore distributivo e con gli specialisti della prevenzione delle perdite di tutto il mondo.

Un lavoro di indagine che nel 2016 ha visto la pubblicazione della prima ricerca sul tema denominata “Behyond Shrinkage: Introducing Total Retail Loss”, commissionata da  RILA (Retail Industry Leaders Association) al professor Adrian Beck dell’Università di Leicester con il supporto dell'ECR Retail Loss Group.

L’obiettivo è stato quello di definire il concetto di Total Retail Loss (TRL) e comprendere la natura e l'entità di tutti i potenziali tipi di perdite subite dal settore retail, identificati fino a quel momento solo con il termine Shrinkage.. In questo contesto lo si definisce in modo  generico per indicare un'ampia gamma di perdite subite dai retailer, tra cui eventi legati alla criminalità (ad esempio furti), errori commessi durante il processo di vendita (prezzi errati, variazioni di prezzo), prodotti danneggiati e prodotti alimentari scaduti.

L’analisi si è svolta grazie a:

  • Un sondaggio online rivolto ai principali retailer negli Stati Uniti, in Europa e in Australasia.
  • 100 interviste ai top manager del settore della prevenzione delle perdite.

E ha permesso di evidenziare 33 tipologie di categorie di perdite, focalizzate su quattro aree chiave:

  1. Negozio.
  2. Retail Supply Chain.
  3. E-commerce.
  4. Azienda.

L’intento è stato quello di descrivere meglio la gestione del rischio in un contesto complesso e in rapido cambiamento e anche di offrire una riflessione su come la TRL sia passata da una proposta teorica, a un approccio concreto e reale. In particolare la ricerca ha approfondito i seguenti fattori:

  1. Consapevolezza: i retailer ne conoscono l'esistenza?
    Tra gli intervistati, i livelli di consapevolezza della metodologia TRL erano molto elevati (89%). Tra coloro che ne erano a conoscenza, due terzi ritenevano che avesse avuto un qualche impatto sulle loro organizzazioni.
  2. Adozione: in che misura hanno iniziato a utilizzarlo?
    Oltre la metà degli intervistati (53%) ha dichiarato di aver adottato la metodologia o di averne adottato alcuni elementi. Un altro quarto (24%) sta pensando di utilizzarlo nei prossimi 12 mesi.
  3. Revisione: la metodologia proposta è adatta?
    La ricerca ha rilevato che le aziende si sono impegnate a implementare la TRL nei rispettivi processi aziendali e che le 33 categorie di perdita identificate per la classificazione sono risultate applicabili e rilevanti per il contesto distributivo.

Dopo la sua pubblicazione è nata l'opportunità di riflettere su questo diverso modo di pensare alla gestione delle perdite, generando alcune domande tra chi si occupa del tema, ad esempio: c'è un valore reale nell'adottare questo tipo di approccio per categorie e aree chiave? Come dovrebbe cambiare per soddisfare l'attuale contesto del retail?

A questo proposito nel 2019 è stato pubblicato “From theory to practice” (sempre da RILA in partnership con il professor Adrian Beck e con il supporto dell'ECR Retail Loss Group), un nuovo rapporto che fornisce una revisione completa dei risultati della ricerca precedente e condivide l’integrazione fino a 42 categorie di perdita (vedi  Appendix 1- Categories of Total Retail Loss 2.0), grazie a:

  • Una nuova indagine online condotta sui principali retailer in Europa e negli Stati Uniti.
  • 17 interviste a professionisti della prevenzione delle perdite.

In particolare ha evidenziato e confermato l’importanza di:

  • Coinvolgere i vertici aziendali.
  • Sviluppare un chiaro business case.
  • Adottare un approccio incrementale.
  • Sviluppare e comunicare la proposta su come la metodologia TRL sarà gestita e implementata in azienda.

In conclusione questo percorso di ricerca e la metodologia identificata a beneficio dei retailers, ha permesso di:

  • Migliorare la redditività delle attività di vendita riducendo al minimo l'impatto di più tipi di perdite.
  • Sviluppare una migliore comprensione del tema.
  • Condividere le esperienze di chi per primo ha deciso di intraprendere il proprio percorso di TRL.

Per approfondire , scarica i report

*A cura di:

Ilaria Archientini - ECR project manager, GS1 Italy
Adrian Beck - Emeritus professor, University of Leicester
John Fonteijn  - Chair, the ECR Retail Loss Group
Colin Peacock - Group strategic coordinator, ECR Retail Loss Group