06. Quando il progetto di misurazione delle emissioni è un’eccellenza italiana
Investimenti mirati e una profonda sinergia sui clienti consentono a STEF Italia di quantificare con grande precisione la CO₂e
Per i processi interni
La quantificazione della CO2e (CO2 equivalente) ha assunto nel tempo diverse finalità, ma il processo è stato impostato sin dall’inizio in ottica manageriale, al fine cioè di supportare i processi di monitoraggio delle performance e decisionali. Associare questi strumenti a un modello manageriale di riferimento è ciò che permette di utilizzare i dati puntuali, anche relativi alle singole filiali, per monitorare i consumi, stabilire ritmi operativi e monitorare le azioni di efficientamento. I dati che vengono raccolti sono quelli relativi a:
- Giri di trasporto.
- Transito e sosta nei magazzini.
- Quantità trasportate.
- Km percorsi e alla tipologia dei mezzi.
Per gli obiettivi GHG
STEF Italia si è prefissata obiettivi specifici di riduzione della CO2e (fra questi, -30% nel trasporto al 2030), che porta avanti in ottica di collaborazione con i fornitori dei servizi di trasporto e tramite scelte d’investimento ad hoc.
STEF sta inoltre completando lo sviluppo di un cruscotto che riporta dati utili e analisi relativi ai consumi elettrici diretti e indiretti, relativamente alle emissioni di Scope 1 (emissioni dirette derivanti da fonti possedute o controllate dall’organizzazione) e di Scope 2 (emissioni indirette quali derivanti dall’utilizzo di energia elettrica, calore e vapore) del protocollo GHG. L’obiettivo? Rilevare in tempo reale l'effetto di particolari scelte operative e di investimento.
Per i clienti
Il dato di CO2e relativo ai trasporti commissionati, rendicontato a cadenza mensile e storicizzato, è inoltre utilizzato nelle relazioni commerciali con il cliente, che può accedervi facilmente, tramite un portale dove può anche:
- Selezionare la finestra temporale di riferimento.
- Vedere un confronto diretto con i dati del periodo precedente.
Per la capogruppo
STEF Italia comunica annualmente i dati completi per il calcolo della CO2e alla capogruppo francese in ottica di trasparenza e consolidamento. Dal confronto con gli strumenti e le metodologie adottate dalla capogruppo, è stato possibile affinare lo strumento di calcolo interno per arrivare a risultati sempre più precisi, attendibili e comparabili: il metodo di calcolo del gruppo STEF è infatti certificato da Bureau Veritas in riferimento al codice di trasporto francese. Il dato è quindi riportato nel bilancio aziendale della capogruppo, nella sezione non finanziaria, e a partire dal 2022 saranno pubblicati gli aggregati per ogni singolo paese.
Questo e altri casi aziendali sono raccolti nella pubblicazione “Misurare l’impatto climatico aziendale: come ottenere dati strutturati e affidabili” disponibile gratuitamente sul sito di GS1 Italy.