L’Italia nel carrello rallenta ma non frena
7 miliardi le vendite dei prodotti “italiani”. L’analisi dell’Osservatorio Immagino
Quali e quanti prodotti food di largo consumo sono esplicitamente indicati sulle confezioni come “italiani”?
La risposta la fornisce la sesta edizione dell’Osservatorio Immagino: il 25,2% dei 76.290 prodotti alimentari che ha rilevato in supermercati e ipermercati del nostro paese riportano sulla confezione un elemento che rimanda all’Italia.
Sono dunque oltre 19 mila i prodotti alimentari che esibiscono on pack la loro italianità, e in un anno hanno realizzato oltre 7 miliardi di euro di vendite. Dopo anni di sviluppo, però, le vendite hanno rallentato la crescita (+1,3%), a causa del lieve calo della domanda e di un’offerta più contenuta di nuovi prodotti. Il carrello dell’Italianità rimane comunque quello con il maggior numero di prodotti disponibili a scaffale e potrebbe cominciare ad essere oggetto di un iniziale processo di razionalizzazione dell’offerta stessa.
L’Osservatorio Immagino ha inserito in questo carrello tutti i prodotti caratterizzati da precisi claim (“prodotto in Italia” e “100% italiano”), dalla presenza della bandiera italiana o di una delle indicazioni d’origine europee (Igp, Doc, Dop, Docg). Il più rilevante di questi elementi, per numero di prodotti e valore delle vendite, è il tricolore, ma il più performante dell’anno è “100% italiano”. Bene anche il trend di Doc, Docg, Dop. In calo, invece, “prodotto in Italia” e Igp.
La sesta edizione dell'Osservatorio Immagino è scaricabile gratuitamente dal sito osservatorioimmagino.it.